Cento anni portati benissimo, con pazienza e una buona dose di autoironia. Nata il 25 marzo del 1919 a Caltagirone, Elvira Colella ha tante cose da raccontare. Domenica 31 marzo la grande festa, circondata dall’affetto dei familiari e dei tanti amici.
di Giacomo Belvedere
Cento anni portati benissimo. Nata il 25 marzo del 1919 a Caltagirone, nel quartiere di S. Giorgio, in cui ha sempre abitato, Elvira Colella ha tante cose da raccontare. Una vita lunghissima, la sua, piena di ricordi, di gioie e di dolori. Abile sarta ed ottima cuoca, nonna Elvira sposa il 2 ottobre 1945 Ignazio Libertino, da cui ha avuto tre figli, Maria, Franca e Giacomo. Con lui ha condiviso 51 anni della sua intensa vita, fino alla sua morte nel 1996. La famiglia intanto si è arricchita di 6 nipoti e sei pronipoti: per tutti, nonna Elvira, è sempre stata un faro, un punto di riferimento sicuro. Domenica 31 marzo la grande festa, circondata dall’affetto dei familiari e dei tanti amici.
Le chiediamo quale sia il segreto dei suoi cento anni. Lei sorride e ricorda gli anni duri della guerra, quando il cibo scarseggiava sulla tavola e ci si accontentava di poco per essere felici: “Fate come me: tanti sacrifici”. È il messaggio che consegna ai giovani, che oggi hanno tutto, ma a cui forse manca la cosa più importante: vivere puntando a ciò che è essenziale, costruendo la vita con le proprie mani, con fatica e tenacia, rinunciando al superfluo per assaporare la gioia delle piccole cose.
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