Pubblicato il 29/03/2019
RELIGIONE / DIOCESI

24 ore per il Signore: a Caltagirone 24 ore no stop di preghiera e adorazione in Cattedrale e a S. Anna



24 ore per il Signore: l’idea, lanciata nel 2014 da Papa Francesco, è diventata ormai una consuetudine in tempo di quaresima:  aprire le chiese e dedicare 24 ore no stop a Dio da venerdì 29 marzo a sabato 30 marzo.

Anche quest’anno si rinnova l’invito a dedicare alla preghiera, all’adorazione e alla celebrazione anche sacramentale della penitenza il tempo che va dal pomeriggio di Venerdì 29 marzo ai Vespri di sabato 30 marzo 2019.

Lidea, lanciata da Papa Francesco nel 2014, è diventata ormai una consuetudine in tempo di quaresima:  aprire le chiese e dedicare 24 ore no stop a Dio da venerdì a sabato. L’iniziativa, chiamata 24 ore per il Signore è promossa dal Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione al fine di valorizzare il tempo di Quaresima come momento favorevole per vivere l’esperienza di evangelizzazione alla luce del sacramento della Penitenza. Dalle venerdì 29 marzo, fino a sabato 29 marzo, per ventiquattro ore, in tutte le Diocesi del mondo, subito dopo la Messa, avrà inizio un tempo di adorazione eucaristica durante il quale sarà possibile accostarsi al sacramento della Penitenza. Papa Francesco, venerdì 29 marzo, nella Basilica di San Pietro, presiederà la celebrazione penitenziale.

Tutte le comunità della Diocesi sono state perciò  opportunamente sensibilizzate a celebrare nelle modalità più opportune e possibili questo evento, privilegiando la dimensione pubblica e comunitaria. A Caltagirone, Venerdì 29 alle ore 19.00, sarà il Vescovo stesso a presiedere in Cattedrale l’avvio della celebrazione unitaria delle parrocchie della città con la Liturgia Penitenziale. L’adorazione proseguirà in Cattedrale fino alle ore 24,00. Poi proseguirà nella Cappellina dell’adorazione perpetua nella parrocchia di S. Anna fino alle 6,00 del mattino, per riprendere poi in Cattedrale fino ai Vespri del Sabato 30 marzo.

«Proclamare la certezza dell’Amore totale e infinitamente misericordioso del Padre, – ha dichiarato mons. Calogero Peri, Vescovo di Caltagirone –  che fa dono al mondo del suo Figlio, è la missione della Comunità credente, che nella Fede chiede ogni giorno la coerenza della vita che si illumina della luce della Pasqua che ci viene incontro ancora una volta. La compagnia del Risorto, come ai discepoli di Emmaus, tentati dallo scoraggiamento e dall’oscuramento del cuore, suggerisce la sapiente pedagogia della paziente attesa, del ricordo dei prodigi di un Dio “fedele”, che attraverso la narrazione e la memoria, riapre continuamente gli orizzonti del cuore a speranze sempre nuove. La Chiesa intera si ricompone dunque in assemblea orante e contemplativa, come “grande invisibile cenacolo”, che nell’ascolto e nell’adorazione invoca lo Shalom di Dio sui cuori e sul mondo, e ribadisce l’impegno di seminare nei solchi della storia e della vita la forza dello Spirito e il seme fecondo del Vangelo, antidoto sicuro alle angosce e alle ansie di un tempo pervaso e continuamente segnato da un deficit di Speranza di fronte a scogli di incomprensibile durezza».


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