Pubblicato il 20/03/2019
CULTURA

Presto a Caltagirone il “Trono di Grazia” di Vrancke van der Stockt, restaurato ai Musei Vaticani



La preziosa tavola, meglio conosciuta come “la Trinità”, sarà esposta nella Pinacoteca Vaticana dal 22 marzo all’8 giugno, nell’ambito della mostra “Rappresentare il mistero della Trinità”, prima di tornare alla sua sede di Caltagirone.

di Giacomo Belvedere

I Musei Vaticani inaugurano il 22 marzo, in occasione della solennità pasquale, una mostra dedicata all'iconografia e al recente restauro del “Trono di Grazia” - Interlandi (1485-1495), l’opera del pittore fiammingo Vrancke van der Stockt (1420 ca. - 1495), custodita nel Museo Diocesano di Caltagirone, in Sicilia.

L’opera sarà eccezionalmente esposta sino all’8 giugno nella Pinacoteca Vaticana, prima di rientrare nella sua sede espositiva presso il Complesso Monumentale dei Frati Minori Conventuali di Caltagirone e potrà essere ammirata da tutti i visitatori dei Musei all’indomani delle indagini scientifiche e dell’intervento conservativo eseguiti proprio nei laboratori vaticani.


Il dipinto, un tempo attribuito a Rogier van der Weyden e meglio conosciuto come “La Trinità”, era un tempo custodito nella basilica di S. Giorgio a Caltagirone. Si tratta di un olio su tavola donato nel 1783 alla chiesa di S. Giorgio dalla baronessa di Favarotta Donna Agata Interlandi ed era collocata posta nella cappella a sinistra dell’altare in una edicola marmorea realizzata nel 1907.


La tavola riprende una tipologia diffusa in ambito fiammingo a partire dal XV secolo: il Padre sorregge il corpo esanime del figlio, secondo uno schema iconografico che si rifà a quello della Pietà. Nel dipinto infatti il Padre seduto un trono a baldacchino e con i piedi poggiati sul globo terrestre, sorregge il corpo del Figlio morto; la colomba dello Spirito Santo che si libra tra i due volti estremamente sereni, dice l’Amore che li unisce: sono veramente un solo Dio in tre Persone ed è il Dio Trino che ha redento l’uomo. Ai piedi di Cristo è la Vergine Maria, sorretta da Giovanni, discepolo prediletto da Gesù, e accanto Maria Maddalena, la peccatrice pentita che unse i piedi a Cristo prima della sua Passione. L’Addolorata ha una caratteristica che la rende assai singolare: è stata infatti rappresentata come una donna sofferente per le doglie del parto. Un raffinato riferimento alla teologia dei Padri della Chiesa, per i quali Maria è immagine della Chiesa Madre, la nuova Eva che nasce dal costato del nuovo Adamo, Cristo, che donandosi ha redento ogni uomo.


L’esposizione, curata da Adele Breda, si propone di introdurre e spiegare il complesso tema iconografico del Trono di Grazia attraverso un breve percorso didattico che illustra alcune rappresentazioni del Mistero Trinitario dal periodo tardo-antico al Cinquecento. La presentazione del restauro sarà il 29 marzo 2019 alle ore 17:00 presso la Sala Conferenze dei Musei Vaticani.

Introdurrà i lavori Barbara Jatta, direttore dei Musei Vaticani; seguiranno gli interventi di mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone, don Fabio Raimondi, direttore del Museo diocesano di Caltagirone, Adele Brera, curatrice della mostra e Angela Cerreta, responsabile del restauro.

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