Pubblicato il 20/03/2019
CRONACA

Palagonia, dirigente del Comune rinviato a giudizio per peculato



Secondo l'accusa si sarebbe appropriato illecitamente della somma di circa 15 mila mila euro. L'inchiesta parte da una denuncia dell'allora sindaco Marletta, che ha chiesto al Comune di Palagonia di costituirsi parte civile nel processo che inizierà maggio.


Il Gip del Tribunale di Caltagirone, Elisa Milazzo, accogliendo la richiesta della Procura, ha rinviato a giudizio per peculato un dirigente dell'ufficio tecnico comunale di Palagonia. Il provvedimento è stato emesso all'esito dell'udienza preliminare il 28 febbraio scorso.

I fatti risalgono al 2007-2010 e sono relativi al saldo delle competenze tecniche, che spettavano al dirigente quale progettista dei lavori di perimetrazione delle aree esterne al perimetro urbano (nuove zone D) della città di Palagonia. Per il progetto era stata preventivamente impegnata, con delibera n. 19 del 22.01.2007, la somma di 42.548,07 euro. Con una successiva delibera del 29.01.2007 si era fissata la ripartizione delle somme spettanti al progettista al 35% dell'importo, pari a 14.892,07 euro.


Secondo l'accusa il dirigente “avendo, per ragione del suo ufficio, il possesso o comunque la disponibilità giuridica di denaro” - come da delibera comunale n. 475 del 29.11.2010, che prevedeva la liquidazione a saldo delle competenze tecniche a suo favore della somma di 16.125,35 -, avrebbe precedentemente percepito 5.250 euro (delibera n. 41 del 5.02.2007) e successivamente 8.567.54 euro (delibera n. 183 del 14.05.2007).


La somma percepita sarebbe dunque andata ben oltre il 35% fissato: il dirigente “in tal modo – scrivono gli inquirenti – complessivamente percependo l'importo in danaro pari alla somma di euro 29.942,89 (a fronte di un importo effettivamente spettantegli pari alla somma di euro 14.892,07) indebitamente si appropriava della complessiva somma in danaro di euro 15.050,84”. L'ipotesi di reato contestata è dunque di peculato, ai sensi dell'art. 314, comma 1 del c.p., per il quale le pena prevista va dai 4 anni ai 10 anni e 6 mesi. L'udienza davanti al Tribunale penale collegiale di Caltagirone è fissata per il prossimo 21 maggio.

L'indagine prese l'avvio da una denuncia presentata nel 2016 dall'allora Sindaco Valerio Marletta, che revocò l'incarico al dirigente, poi riammesso a capo dello stesso ufficio dall'attuale Sindaco Astuti nel 2017.



E scoppia il caso politico. I consiglieri comunali Valerio Marletta, Nicola Giaquinta e Maurizio Toro hanno chiesto al Sindaco Astuti di revocare tutti gli incarichi al dirigente e l'immediato allontanamento dall'ufficio tecnico comunale. I tre consiglieri di “Palagonia Bene Comune” hanno inoltre presentato una mozione per la costituzione di parte civile del Comune di Palagonia nel processo che inizierà a maggio presso il Tribunale di Caltagirone: “Bisogna preservare – scrivono - l'immagine del Comune di Palagonia, recuperare le somme qualora venga condannato e soprattutto mandare un segnale chiaro: non c'è posto nella pubblica amministrazione per chi non rispetta le istituzioni e la gestione della cosa pubblica”.


“Noi siamo garantisti – dichiara Valerio Marletta -, quindi sarà compito della magistratura decidere. In attesa del giudizio della Magistatura, non sarebbe auspicabile che il Dirigente in questione venisse privato del suo ruolo? Non sarebbe aispicabile che venisse allontanato dal posto di comando? Trasferirlo in ufficio diverso? Io ho fatto così nel 2016. Il dipendente ha tutto il diritto di difendersi, ad oggi è un cittadino innocente, ma vista la gravità dell'accusa sarebbe garanzia per tutti i cittadini l'allontanamento dall'ufficio”.


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