Pubblicato il 08/03/2019
ATTUALITÀ

Caltagirone, violenza di genere: verso la costituzione di una Rete territoriale



Fra le ipotesi di lavoro anche l’istituzione di un numero telefonico a cui poter segnalare, 24 ore su 24, eventuali casi di violenze di genere, e l’elaborazione di progetti personalizzati o familiari calibrati sui singoli casi con specificità particolar.


Insieme per fronteggiare con maggiore efficacia un fenomeno diffuso anche a Caltagirone e nel Calatino, dove già operano il Centro antiviolenza Albanuova (impegnato su molti casi) e una casa protetta con domicilio segreto gestita dalla cooperativa Genesis, ma dove si palesa l’esigenza di unire le forze e di coordinare di più e meglio gli interventi. È la “ratio” dell’iniziativa dell’Amministrazione comunale, concretatasi stamani, in occasione della Giornata internazionale della Donna, nel salone di rappresentanza “Mario Scelba” del municipio, nella riunione del tavolo tecnico di studio, di approfondimento, progettazione e realizzazione di strategie di intervento per la prevenzione e il contrasto dei comportamenti violenti nei confronti delle donne e il sostegno alle vittime. La riunione ha fatto registrare la larga partecipazione delle autorità giudiziarie, sanitarie e religiose, dei rappresentanti delle forze dell’ordine, dei sindacati e delle diverse realtà associative e del volontariato impegnate nel settore.


Sottolineata l’esigenza di raccogliere dati precisi sulle violenze di genere per avere esatta contezza della loro incidenza, che attiene non soltanto alla sfera fisica e psichica, ma coinvolge pure altri aspetti, compresi quelli di carattere economico. Evidenziata altresì la necessità di un migliore raccordo fra i servizi, sia pubblici, sia privati, già esistenti sul territorio, per favorire la conoscenza delle competenze di ciascun soggetto coinvolto e per stabilire forme di collaborazione sinergica nelle situazioni di maltrattamento delle donne. Si è inoltre concordato sull’importanza di un’adeguata opera di formazione che parta dalle giovani generazioni e si articoli in un piano integrato e coerente e sull’utilità di un percorso che conduca a intercettare finanziamenti da destinare alla creazione di “sportelli” e altre attività di supporto. Fra le ipotesi di lavoro anche l’istituzione di un numero telefonico a cui poter segnalare, 24 ore su 24, eventuali casi di violenze di genere, e l’elaborazione di progetti personalizzati o familiari calibrati sui singoli casicon specificità particolari


Consegnata, ai partecipanti all’incontro, la bozza del protocollo d’intesa per la costituzione della Rete territoriale contro le violenze di genere, che si propone il coordinamento fra istituzioni, magistratura, forze dell’ordine, servizi, soggetti del privato sociale e organizzazioni di volontariato del territorio e mira, fra l’altro, “a condividere procedure per rafforzare percorsi di tutela socio – sanitaria e assistenziale nei confronti delle vittime e per diminuire i tempi dell’accoglienza e della presa in carico”. “Si è trattato – sottolinea il sindaco Gino Ioppolo – di un utile passo avanti verso la creazione di una Rete capace di valorizzare i contributi di tutti e di mettere in campo strategie di intervento efficaci e condivise”. “Fra le priorità indicate – osserva l’assessore comunale al Welfare, Concetta Mancuso – c’è anche la promozione di campagne di informazione sui servizi che si occupano del fenomeno e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulle caratteristiche psicologiche e sociologiche che le relazioni violente assumono”.


Prossimo appuntamento mercoledì 3 aprile, a due anni da un tragico episodio che ha profondamente segnato la comunità calatina: l’uccisione della 47enne Patrizia Formica da parte del compagno, Salvatore Pirronello.

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