Pubblicato il 07/03/2019
CRONACA

Caltagirone, da due giorni via G. Fanales al buio per tentato furto cavi dell’alta tensione



I ladri in fuga hanno lasciato sul posto la “refurtiva”. Circa 70 utenze in black out, senza riscaldamenti, autoclave, internet (è disalimentata pure la cabina Tim), televisione, telefono. La roba nei frigoriferi da gettare. Cittadini esasperati: “L’Enel dichiara che non ci sono interruzioni in atto… Ma se chiamiamo per lamentarcene, aprono in nuovo guasto”.

di Giacomo Belvedere 

Un’intera zona in black out da due giorni. Cittadini esasperati anche perché l’Enel nicchia. Succede a Caltagirone. Lunedì 5 marzo, intorno alle ore 21, un tentativo di furto di cavi dell'alta tensione ha fatto piombare Via Giambattista Fanales, le contrade Passo Cristoforo, via Giuseppe Sciuti, e la SP 62 al buio. I Carabinieri, giunti in zona dopo una segnalazione, hanno trovato la “refurtiva”, 20 “campane”,  lasciata sul posto. Probabilmente i ladri, vistisi scoperti, si sono dati a precipitosa fuga.


Sono circa 70 le utenze dell'energia elettrica coinvolte, tra cui molte utenze domestiche, con gravissimi disagi per i residenti. Qualcuno si è arrangiato perché ha il gruppo elettrogeno, ma la stragrande maggioranza non ce la fa più, dopo due giorni di vana attesa. “Siamo nella c* più totale – ci scrive un lettore. Da 2 giorni senza poter usare i riscaldamenti, l'autoclave, aperture elettriche, internet (è disalimentata pure la cabina Tim), televisione, telefono. La roba nei frigoriferi e congelatori in buona parte rovinata. E ci sono persone anziane, malate, in gravissimo disagio”.


Ma, alla comprensibile irritazione per il prolungarsi del disservizio, si aggiunge che non arrivano dall’operatore informazioni certe circa lo stato dei lavori di ripristino del servizio. “Dall’Enel nessuna informazione sul ripristino – lamentano i residenti -; anzi più volte hanno risposto falsamente che il guasto era stato ripristinato. Si divertono ad aggiornare le informazioni, ogni volta cambiano l'orario di inizio guasto, spostandolo sempre più in avanti”.


In effetti dagli screenshot inviatici dai lettori, si notano alcune incongruenze. Il 5 marzo l’Enel segnala un guasto, con inizio dell’interruzione dell’energia elettrica alle 21.10. Guasto confermato, alle 13,21 di oggi: “la tua fornitura elettrica è interessata da un guasto. Il tempo di definizione del ripristino è in fase di definizione”. Ciò che lascia assai perplessi è che questo “tempo di definizione” appare una categoria assai relativa e cangiante. Alle 19,10 un brusco colpo di scena: “non ci risultano lavori e non siamo a conoscenza di guasti in atto”, risponde perentoriamente l’operatore. “Chiami 803.500 - continua - dopo aver verificato che non sia scattato l'interrutore del contatore”. Dopo il danno la beffa, verrebbe da dire. Così è se vi pare. Il punto è che, reminiscenze pirandelliane a parte, la zona resta pervicacemente al buio e i cittadini alle prese con i comprensibili disagi. Quanto dovranno ancora aspettare Godot?

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