“La situazione degli ostaggi sembra finita! Dopo 10 giorni di scoramento in mare, finalmente i nostri ospiti potranno raggiungere un rifugio sicuro. L’Europa dovrebbe vergognarsi”. Questo il commento a caldo della Sea Watch all’annuncio dato pochi minuti fa dal Premier Conte che lo sbarco dei naufraghi è imminente. I migranti dovrebbero essere smistati in 7 paesi europei.
“La situazione degli ostaggi sembra finita! Dopo 10 giorni di scoramento in mare, finalmente i nostri ospiti potranno raggiungere un rifugio sicuro. L’Europa dovrebbe vergognarsi. I diritti umani non devono essere condizionati ai negoziati della Commissione europea. Ciò di cui abbiamo bisogno è una soluzione sostenibile”.
Questo il commento a caldo della Sea Watch all’annuncio dato pochi minuti fa dal Premier Conte che ha assicurato lo sbarco dei naufraghi è imminente. I migranti dovrebbero essere smistati in 7 paesi europei.
“Siamo felici per i nostri ospiti, perché il loro calvario ora giunge al termine, ma rimane un giorno vergognoso per l'Europa", aggiunge Johannes Bayer, Presidente di Sea-Watch. “I diritti umani non sono qualcosa che dovrebbe essere negoziati, e gli esseri umani non sono qualcosa che dovrebbe essere contrattato”.
“Dopo 12 giorni di vergognoso stallo, lo sbarco dei 47 naufraghi a bordo della Sea Watch sembra imminente.
Aspettiamo comunicazioni ufficiali”. Lo scrive in un tweet l'ong Mediterranea.
Intanto la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha compiuto ieri un primo passo per la tutela delle 47 persone soccorse dalla Sea Watch 3 e ancora a bordo della nave. La Corte ha riconosciuto infatti l’Italia come Stato responsabile, obbligando il governo italiano ad assicurare la tutela legale per i 15 minori e ad adottare misure che garantiscano assistenza e cure mediche. Queste importanti misure interinali sono comunque da considerarsi transitorie, perché poste “fino a nuovo avviso”, e il governo italiano è chiamato a fornire costantemente informazioni sulle condizioni a bordo.
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