Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra italiana, Stefania Prestigiacomo (Fi) e Riccardo Magi (+Europa), a cui si è aggiunto l sindaco di Siracusa, Francesco Italia. hanno raggiunto la Sea Watch a bordo un gommone. “Esercitate le nostre prerogative: illegale impedirci l'ispezione”.
di Giacomo Belvedere
Ancora in stand-by la situazione della Sea Watch: la nave della ong con a bordo 47 naufraghi, è alla fonda, a 1,4 miglia dal porto di Augusta, Marina di Melilli, per ripararsi dal mare grosso, ma non ha l'autorizzazione a sbarcare i naufraghi. Per la Procura per i minori etnea vi è una “grave violazione dei diritti” dei minori. Sono 8. Infatti, su 13, i minori non accompagnati a bordo della Sea Watch. Anche l'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza, Filomena Albano, ha fatto pressing sul Viminale: “In nessun caso – ha scritto - può disporsi il respingimento alla frontiera di minori stranieri non accompagnati”.
Oggi tre deputati a bordo di un gommone hanno raggiunto l’imbarcazione della Sea Watch. Si tratta di Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra italiana, Stefania Prestigiacomo (Fi) e Riccardo Magi (+Europa), a cui si è aggiunto l sindaco di Siracusa, Francesco Italia. “Abbiamo fatto un blitz – ha dichiarato Fratoianni - utilizzando un gommone. Con noi ci sono anche un avvocato e uno psicologo”.
Alla guida del gommone Stefania Prestigiacomo (Fi), che è in in regolare possesso di patente nautica. “Nessuno può comprimere le nostre prerogative parlamentari - ha dichiarato - che ci consentono di salire a bordo, a maggior ragione perché l'imbarcazione non è in quarantena e anzi - altro fatto gravissimo e senza precedenti – l’autorità marittima sanitaria non ha accolto ieri la richiesta di accertamento sanitario inoltrata su nostro consiglio dal comandante”.
Con i tre parlamentari anche il sindaco di Siracusa Francesco Italia: “Era mia intenzione – ha detto - portare il sostegno della comunità siracusana che rappresento a queste persone che vivono una condizione di estremo disagio emotivo e fisico”. Alcuni migranti hanno mostrato ai politici i segni delle torture subite in Libia.
Una motovedetta della Guardia costiera sta portando indumenti e viveri su ordine della Prefettura verso la Sea Watch. A bordo si trova anche la dottoressa dell'Ufficio sanità marittima che si dovrà occupare del controllo sanitario dei parlamentari che sono sulla nave della Ong.
“Il comandante della Sea Watch ieri ha chiesto assistenza psicologica per le persone a bordo, non ha sollecitato un'intervento per emergenza medica, ha precisato il procuratore reggente di Siracusa, Fabio Scavone, sottolineando che “non è valutabile alcuna omissione di soccorso”.
Terminata l'ispezione, la delegazione è tornata a terra. “I 47 naufraghi – commenta amaramente la Sea Watch - rimangono ostaggio del governo e della sua barbara propaganda. Salvare in mare non è un crimine, tenere in ostaggio le persone sì”.
Durissima la reazione di Matteo Salvini. “Nonostante i
divieti” alcuni “parlamentari italiani (fra cui uno di Forza Italia) non
rispettano le leggi italiane e favoriscono l'immigrazione clandestina?”. “Abbiamo
elementi concreti - continua Salvini - per affermare che, mettendo a rischio la
vita delle persone a bordo, il comandante e l'equipaggio della ong Sea Watch 3
abbiano disubbidito a precise indicazioni che giorni fa li invitavano a
sbarcare nel porto più vicino (non in Italia!)”.
Pronta la replica di Riccardo Magi: “Spiace che ci sia un ministro dell'Interno che a giorni alterni faccia il membro dell'Esecutivo, il giudice e il poliziotto. È il degrado delle istituzioni. Noi abbiamo esercitato le prerogative parlamentari costituzionalmente protette volendo svolgere ispezioni in un luogo da giorni nel limbo del diritto e dell'umanità. Sarebbe stato illegale impedirci l'ispezione e le motovedette se avessero voluto lo avrebbero potuto fare. E questa è già una risposta”.
VIDEO
© RIPRODUZIONE RISERVATA