Pubblicato il 25/01/2019
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ph. Sea Watch

Procura per i minori di Catania: “Fate sbarcare i minori non accompagnati presenti sulla Sea Watch ”



 La nave della Ong è alla fonda, a 1,4 miglia dal porto di Augusta, Marina di Melilli, per ripararsi dal mare grosso, ma non ha l'autorizzazione a sbarcare i naufraghi.  Per la Procura per i minori etnea “grave violazione dei diritti” dei minori. “Sono 8 su 13 i minori non accompagnati a bordo della Sea Watch. Anche l'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza, Filomena Albano, fa pressing sul Viminale: “In nessun caso può disporsi il respingimento alla frontiera di minori stranieri non accompagnati”.


“Fate sbarcare i minori non accompagnati presenti sulla Sea Watch”. Lo chiede la Procura per i minorenni di Catania. La procuratrice Caterina Ajello ha inviato la richiesta ai ministri dell'Interno e dei Trasporti, al presidente del Tribunale per i minorenni di Catania e alla Procura generale etnea. Sono 8 su 13 i minori non accompagnati a bordo della Sea Watch.


La richiesta è stata avanzata dalla procuratrice Ajello dopo che “dall'ufficio dei Difensori dei diritti dei bambini del Comune di Siracusa è stata segnalata” al suo ufficio "la presenza di minori non accompagnati a bordo della nave della Ong 'Sea Watch3', ferma nella rada del Siracusano". “Atteso la loro presenza nel distretto di mia competenza - scrive la procuratrice Ajello - la loro tutela deve essere assicurata da questa Autorità giudiziaria. I diritti riconosciuti dalle convenzioni internazionali e dalla normativa italiana impongono il divieto di respingimento, di espulsione, riconoscendo invece il diritto ad esser accolti in strutture idonee, ad avere nominato un tutore, ad essere accolti e ad avere un permesso di soggiorno”. Secondo la Ajello ci sarebbe una “grave violazione dei diritti” dei minori, “elusi a causa della permanenza a bordo della nave” dove sono “costretti a situazione di disagio fino a quando la situazione politica internazionale non sarà risolta”.


Anche l'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza, Filomena Albano, fa pressing sul Viminale: ha chiesto con urgenza al Comandante generale della Guardia Costiera e, per conoscenza, al Dipartimento libertà civili e immigrazione del ministero dell'Interno, informazioni ufficiali sul numero delle persone di minore età eventualmente a bordo della "Sea Watch 3", attualmente ancorata nella baia antistante Siracusa. Alla nave della Ong, infatti, è stato assegnato un posto di fonda a 1,4 miglia dal porto di Augusta, Marina di Melilli- Siracusa per ripararsi dalle condizioni meteo in ulteriore peggioramento.


La nota del Garante ricorda che per legge, “i minorenni non possono essere respinti e devono essere adeguatamente accolti". Nella lettera l'Autorità garante precisa che quelle richieste sono informazioni fondamentali, perché possano essere messe in atto tempestive ed efficaci misure di accoglienza come stabilito dall'ordinamento giuridico italiano e dagli obblighi internazionali”. L'art. 3 della legge 47/2017 stabilisce che: “In nessun caso può disporsi il respingimento alla frontiera di minori stranieri non accompagnati”, ma occorre anche tutelare i ragazzi che arrivano accompagnati da un adulto, “in quanto – conclude il Garante per l'Infanzia -, in questi casi, occorre preliminarmente accertare la reale sussistenza di un rapporto di filiazione o di un legittimo affidamento”.


“Un posto di fonda assegnato invece di un pos [place of safety, ndr]”, è il commento amaro di Sea Watch. In suo soccorso interviene Mediterranea, altra Ong impegnata nei soccorsi mare, che chiede “sempre nel rigoroso rispetto della legge del mare, il Governo italiano assegni alla Sea Watch 3 il porto di Siracusa come POS (Place of Safety) e autorizzi immediatamente lo sbarco dei 47 naufraghi che si trovano da una settimana a bordo.

Mediterranea “diffida il Governo dall’assumere qualsiasi iniziativa che possa risultare lesiva dei loro diritti soggettivi” e annuncia “di aver già dato mandato ai propri legali di monitorare con attenzione l’evolversi della situazione e di segnalare all’Autorità Giudiziaria qualsiasi comportamento in contrasto con il vigente quadro normativo”.


Ma il Viminale fa orecchie da mercante e il ministro dell'Interno Matteo Salvini - riferiscono fonti del Viminale - starebbe raccogliendo gli elementi per valutare una denuncia per tutti i membri dell'equipaggio della Sea Watch3 per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

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