Drammatico appello da Sea Watch. La nave dell'ONG, da sei giorni in mare aperto con a bordo 47 naufraghi salvati, si trova in mezzo a un ciclone mediterraneo: “Salvateli!”.
Drammatico appello da Sea Watch. La nave dell'ONG, da sei giorni in mare aperto con a bordo 47 naufraghi salvati, si trova nel bel mezzo di un ciclone mediterraneo.
“Sul nostro mare - si legge in un tweet - si sta abbattendo un ciclone mediterraneo, fenomeno meteo piuttosto raro con onde di 7 metri, pioggia e vento gelido. Sea Watch sta navigando in questa tempesta cercando un riparo con a bordo 47 naufraghi soccorsi sabato scorso”.
Sea Watch, spiegano gli attivisti, è in posizione di shelter per rifugiarsi dal mare grosso. “È il sesto giorno di navigazione senza un porto sicuro per i 47 naufraghi a bordo. Hanno bisogno di assistenza, subito", è il gridio di aiuto.
A chi ribatte che i naufraghi sono sotto la responsabilità della Libia, Sea Watch ribatte: “Affogano, vengono riportati in Libia, paese in guerra civile, sono bloccati da un’Europa blindata. Ogni mezzo è considerato legittimo purché sia loro impedito di raggiungere le coste europee”.
Intanto è di oggi la notizia che il Tribunale dei ministri di Catania ha chiesto l'autorizzazione a procedere contro il ministro dell'Interno Matteo Salvini.
La decisione del
tribunale dei ministri arriva dopo la richiesta motivata di
archiviazione avanzata dalla Procura di Catania. Salvini è indagato per sequestro di persona aggravata nei confronti dei 174
migranti della nave Diciotti. Il ministro viene accusato di "aver
abusato dei suoi poteri".
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