Pubblicato il 20/01/2019
RELIGIONE / DIOCESI
ph. Andrea Annaloro

Caltagirone, si apre l'Anno Sturziano. Mons. Raspanti: “Reinventiamo Sturzo” - VIDEO



Don Sturzo, ha detto mons. Raspanti nell'omelia, inserisce gli elementi di praticità e realismo, in una visione più ampia. «Speriamo – si è augurato il vice Presidente della Cei -  che uomini e donne sappiano rinnovare questo messaggio e anche reinventarlo, perché nuove coloriture e tonalità di santità si esprimano nel  nostro tempo»

di Giacomo Belvedere

Si è aperto sabato 19 Gennaio, con la celebrazione solenne presieduta dal Vice Presidente della Conferenza Episcopale Italiana Mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale, nella Cattedrale di Caltagirone l’Anno sturziano. Ricorrono infatti i cento anni dall’Appello ai Liberi e Forti, con cui don Sturzo fondava il Partito Popolare e dava inizio alla stagione politica del cattolicesimo democratico in Italia, e i sessant’anni dalla morte del grande statista caltagironese.


Alle ore 17.30, al Mausoleo che custodisce le spoglie di don Luigi Sturzo (Chiesa del SS.mo Salvatore), alla presenza delle autorità civili, militari, politiche e amministrative, invitate per la circostanza a partecipare in maniera ufficiale dal Vescovo di Caltagirone mons. Calogero Peri, è stata inaugurata la mostra “itinerante”, dal titolo "A tutti gli uomini liberi e forti. Vocazione sacerdotale e impegno politico del Servo di Dio Luigi Sturzo", con pannelli illustrativi della vita e dell’azione spirituale, sociale, politica e culturale del “piccolo prete di Caltagirone” che ha contribuito con straordinaria efficacia di pensiero e determinazione politica a scrivere una pagina complicata e decisiva della storia italiana.


A seguire, il corteo con le insegne e i gonfaloni dei Comuni della diocesi, dopo avere reso doveroso omaggio al Servo di Dio, si è recato in Cattedrale per la solenne concelebrazione.

«Al di là delle difficoltà del tempo presente - ha dichiarato il Vescovo di Caltagirone, mons. Calogero Peri -, la memoria di Luigi Sturzo, servo dal cuore indiviso nel servizio fedele di Dio e dell’uomo, come quella delle tante altre personalità di cui è ricco il martirologio laico e cristiano di questa terra, urge che sia riconsegnata alle nuove generazioni come risorsa di speranza, con progetti di promozione e sviluppo integrale, perché gli orizzonti futuri si illuminino di nuova fiducia».


«REINVENTARE STURZO - Uno dei luoghi da cui tutto parte è questa città - ha detto nell’omelia mons. Antonino Raspanti -, è la nostra isola, che poi si intreccia nella sua educazione con altri luoghi dell’isola, dell’Italia e poi, per le vicende della sua vita, in Inghilterra e negli Stati Uniti. Un’esperienza che diventa unica per questo intreccio delle condizioni politico, sociali, economiche, di cento anni fa».

«Sturzo ha una visione – ha spiegato mons. Raspanti -, per quanto la sua concezione è prosaica per certi aspetti, e si caratterizza per un realismo, per una praticità; il suo popolarismo non è utopico né apocalittico, e proprio per questo la sua visione della giustizia e della libertà è efficace. Ma partendo da ciò che si ritrova, Sturzo vede la nuova visione, inserisce quegli elementi in un orizzonte più ampio. E con l’Appello ai Liberi e Forti, fonda un partito, uno strumento cioè che potesse rendere concreta la sua visione di giustizia e di libertà».

«Speriamo – si è augurato il vice Presidente della Cei - che uomini e donne sappiano rinnovare questo messaggio. La sua luce di santità – non tocca a me né beatificarlo né canonizzarlo, ma riconosciamo in lui la luce di una ispirazione divina - possa essere da noi Chiesa, del 21 secolo, raccolta, e forse da alcuni gruppi di uomini e donne, anche reinventata, perché nuove coloriture e tonalità di santità si esprimano nel  nostro tempo»


Una serie di altri appuntamenti e celebrazioni accompagnerà per l’intero anno il cammino della Chiesa Calatina con le sue realtà ecclesiali e parrocchiali, coinvolgendo le istituzioni (scuole, circoli culturali e organizzazioni sociali) di ogni paese, perché vengano sottolineati opportunamente tutti gli aspetti notevoli della ricca e molteplice personalità di don Luigi Sturzo.

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