Pubblicato il 15/01/2019
AMBIENTE
ph. Il Sette e Mezzo

Muos, gli avvocati No Muos: “Sentenza CGA non non influisce su giudizio penale. Il M5Stelle dia risposte ”



La sentenza del CGA - secondo i legali No Muos -  non entra nel merito né pregiudica il giudizio penale. Irrisolta, inoltre, la questione della legittimità costituzionale dell'autorizzazione concessa, su cui i No Muos chiedono che in sede politica si pronunci il M5Stelle.


 “Va chiarito che ancora una volta il C.G.A. si è limitato ad esaminare problematiche formali e procedurali senza entrare nel merito della spinosa questione riguardante la violazione del divieto di inedificabilità assoluta che grava sulla Zona "A" di massima protezione della Sughereta di Niscemi nella quale il MUOS è stato realizzato. La decisione del C.G.A. non vale, quindi, a stabilire la piena legittimità delle autorizzazioni e non può influire sul giudizio penale ancora pendente nel quale il Giudice è chiamato a verificare se il vincolo di inedificabilità sia stato violato e, in tal caso, disapplicare le autorizzazioni illegittime”. Lo scrivono i legali del Coordinamento Regionale di Comitati No MUOS, Paola Ottaviano e Sebastiano Papandrea, commentando le sentenze nn. 21 e 23, pubblicate il 14/1/2019, con cui il CGA ha rigettato i ricorsi per revocazione proposti da Legambiente, dal coordinamento dei comitati No MUOS e WWF, e dai comuni di Gela e Mopdica, con i quali erano state impugnate le sentenze dello stesso C.G.A. riguardanti le autorizzazioni per il MUOS di Niscemi.


I giudici amministrativi hanno ribadito l’irrilevanza della questione della rinnovazione del nulla-osta e della sopravvenuta “riperimetrazione” dell’area”, che ha posto il Muos in zona A, di assoluta inedificabilità. Per il CGA non è dimostrato che i lavori siano iniziati dopo l'avvenuta riperimetrazione. Inoltre per i giudici amministrativi, la tutela ambientale costituisce "un interesse recessivo rispetto ad altri interessi pubblici (quali, ad esempio, quello alla salute e/o quello alla difesa militare)”. Chiusa la via amministrativa, resta tuttavia ancora aperta la via del processo penale. Ma irrisolta è, secondo i due legali, un'altra questione relativa alla legittimità costituzionale dell'autorizzazione a costruire l'impianto Muos.


“In ogni caso resta aperta -  spiegano i legali No Muos -  la questione forse più rilevante riguardante l'illegittimità per violazione degli artt. 80 e 87 della Costituzione degli accordi del 1954, 1995, 2006 che hanno concesso agli USA delle basi di uso esclusivo sul nostro territorio. Occorre ricordare che tali basi, soggette solo al comando dello stato d'origine, sono in atto utilizzate per conflitti di dubbia legittimità per il diritto internazionale che coinvolgono l'Italia per la responsabilità del paese che consente l'utilizzo del proprio territorio in violazione anche dei principi di cui all'Art. 11 della Costituzione. Già nel 2014 M5S e SEL presentarono delle mozioni parlamentari aventi ad oggetto proprio l'illegittimità per contrasto con la costituzione di quei trattati che vennero respinte per l'opposizione congiunta di PD e NCD”.

“La questione, quindi - concludono -, è rimasta irrisolta e ci aspettiamo che il M5S, oggi maggioranza di governo, si muova in coerenza con quanto sempre dichiarato facendo pronunciare il Parlamento su tale questione. In ogni caso, attendiamo le pronunce della Magistratura Penale e la mobilitazione da parte dei comitati e movimenti territoriali continua !”.

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