Circa 350 gli sfollati che hanno dovuto abbandonare le loro case, rese inagibili dalla violenta scossa tellurica di magnitudo 4.8 del 26 dicembre scorso. In aiuto e protezione delle persone colpite dal sisma, disposto dello Squadrone Eliportato “Cacciatori di Sicilia”. Sul campo anche il Nucleo Investigativo (cosiddetta Squadra “Lupi”.
Si attenua, ma non si interrompe l’attività sismica sull’Etna. Il vulcano continua ad emettere una densa nube di gas e cenere lavica, visibile anche da lontano, a centinaia di kilometri di distanza. Sono circa 350 gli sfollati che hanno dovuto abbandonare le loro case, rese inagibili dalla violenta scossa tellurica di magnitudo 4.8 del 26 dicembre scorso.
In aiuto e protezione delle persone colpite dal sisma, il Comando Legione Carabinieri “Sicilia” ha disposto l’invio dei militari dello Squadrone Eliportato “Cacciatori di Sicilia”. Gli operatori dello Squadrone, qualificati per la ricerca dei latitanti e la prevenzione e repressione dei reati in aree rurali, faranno da supporto al dispositivo di sicurezza già avviato nell’immediato post terremoto dal Comando Provinciale Carabinieri di Catania.
In campo, impegnate in azione anti-sciacallaggio, oltre alle Compagnie di Acireale e Giarre, sono state dislocate pattuglie formate da personale del Nucleo Investigativo (cosiddetta Squadra “Lupi”).
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