Pubblicato il 06/05/2017
CRONACA

Caltagirone, presa banda dedita a truffe a danno di uffici postali, banche e finanziarie



L’indagine è partita dalla denuncia di un agente di Polizia Penitenziaria, che si era accorto che sconosciuti si erano impossessati della sua identità per aprire un conto corrente postale presso l’agenzia PPTT di Caltagirone al fine di richiedere un prestito di € 15.000

Ieri, personale del Commissariato di P.S. di Caltagirone unitamente a personale del Commissariato di P.S. di Piazza Armerina (EN) e del Commissariato di P.S. Sezionale “San Paolo” della Questura di Torino, ha proceduto all’esecuzione dell’Ordinanza di Applicazione di Misure Cautelari personali degli arresti domiciliari, emessa in data 26.04.2017 dal Tribunale di Caltagirone – Ufficio del G.I.P., Salvatore Ettore Cavallaro, nei confronti di: Vincenzo Concetto Antonio Di Seri, nato a Piazza Armerina (EN) (cl.1955);  Gionata Heriberto Selvaggio, nato a Piazza Armerina (EN) (cl. 1967); Massimiliano Laghezza, nato a Torino (cl. 1973). I tre arrestati sono ritenuti responsabili di far parte di un’associazione a delinquere dedita alla commissione di una serie indeterminata di reati, quali truffe, falsi e sostituzione di persona. Il capo e promotore dell’organizzazione era Selvaggio.

L’attività investigativa ha i suoi incipit, da una querela/denuncia sporta presso il Commissariato di Caltagirone da un agente di Polizia Penitenziaria, che denunciava di essere venuto a conoscenza che persona e/o persone a lui sconosciute si erano impossessate della sua identità chiedendo l’apertura di un conto corrente postale presso l’agenzia PPTT di Caltagirone al fine di richiedere un prestito di € 15.000, dichiarando l’indirizzo di residenza Piazza Armerina (EN) contrada Scarante s.n..

L’agente ne era venuto a conoscenza tramite corrispondenza delle PP.TT. di Roma, ove gli veniva comunicato il codice pin. A seguito di tale comunicazione lo stesso si era recato presso l’agenzia PP.TT. di Caltagirone – Piazza della Rinascita, dove ha appreso che nella copia della carta di identità l’effige raffigurata sul suo documento era diversa da quella presentata da ignoto per la richiesta del prestito. A quel punto l’uomo aveva la certezza di essere stato truffato con sostituzione della sua persona da ignoti.

Nel corso delle successive indagini condotte dagli Agenti del Commissariato e nell’ambito dell’attività investigativa effettuata, si è appurato che i tre soggetti, avvalendosi di documenti di identità palesemente contraffatti, telefoni cellulari e relative schede telefoniche, acquistati fornendo dati di falsa identità personale, con lo stesso modus operandi, avevano posto in essere un’associazione dedita alla commissione di truffe, falsi e sostituzione di persona, ai danni di vari Uffici Postali, Istituti di Credito bancario ed agenzie di finanziamento fidi del territorio del Calatino.

Stante gli indizi di colpevolezza delineati e gli elementi probatori indicati, e in considerazione del pericolo della reiterazoone delle truffe, della gravità dei fatti addebitati e della peculiare spiccata capacità a delinquere della banda, la Procura della Repubblica di Caltagirone ha richiesto e ottenuto dal Gip per le indagini preliminari,  l’emissione dell’Ordinanza di Applicazione di Misure Cautelari personali  nei confronti dei tre soggetti, che è stata eseguita ieri.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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