Pubblicato il 12/12/2018
POLITICA
ph. Il Sette e Mezzo

Caltagirone, Consiglio: ok a Piano opere pubbliche. Maggioranza: “Ottimo lavoro”, Opposizione: “Piano asfittico”



Nella precedente seduta  il Consiglio, facendo propria un’iniziativa dell’associazione Astra, ha approvato all’unanimità un ordine del giorno “per intensificare i programmi di educazione e formazione formale e informale alla pace, ai diritti umani e alla cittadinanza inclusiva secondo quanto contenuto nella Carta europea sull’educazione alla cittadinanza democratica e sull’educazione ai diritti umani del Consiglio d’Europa e nella Dichiarazioni delle Nazioni unite rispettivamente sull’educazione e la formazione ai diritti umani e sul diritto alla pace”.


Il Consiglio comunale di Caltagirone, nel corso della seduta di ieri sera, ha approvato a larga maggioranza tre provvedimenti propedeutici al bilancio di previsione 2018. Si tratta del Piano triennale delle opere pubbliche 2018-2020 e dell’elenco annuale 2018, del Documento unico di programmazione (Dup) 2018-2020 e del Programma di acquisizione di beni e servizi per il biennio 2018-2019.  Quanto al Piano delle opere pubbliche, esso contempla lavori nel primo anno pari a 13.243.231,95 euro, nel secondo pari a 61.598.773,61 e nel terzo di 31.508.850,00 euro, per un importo complessivo di 106.350.855,56 euro, per la maggior parte dei quali si auspica di ottenere i necessari finanziamenti. “Non è un libro dei sogni – ha dichiarato il vicesindaco Sergio Gruttadauria -, ma un elenco di opere realizzabili, con particolare attenzione per sport e scuole, che potranno far tirare una boccata d’ossigeno al comparto edile”. Dopo l’ok a un emendamento proposto da Simone Amato e ad uno, tecnico, presentato dall’ufficio, l’assise ha dato il via libera al Piano, anche se, a fronte del giudizio positivo (“Ottimo lavoro”) espresso dal presidente della III commissione, Sergio Domenica, si sono registrate le critiche di Vincenzo Di Stefano e Cristina Navarra, che hanno parlato di “piano asfittico, che riporta tanti progetti risalenti alle passate amministrazioni e denota l’assenza di capacità innovativa”.


Opinioni diametralmente opposte pure sul Dup, con il vicesindaco Gruttadauria, il presidente della I commissione Gaetano Lo Nigro e Luca Distefano a evidenziarne l’ìmportanza “come base per la rinascita”, e i consiglieri d’opposizione Cristina Navarra, Vincenzo Di Stefano e Mario Polizzi a stigmatizzarne, invece, “le numerose ed evidenti incongruità e contraddittorietà che palesano i tanti limiti della Giunta”. Favorevole, ma critico con alcuni assessori,  il consigliere Roberto Gravina.  Relativamente al Programma di acquisizione di beni e servizi per il biennio 2018-2019, esso, dopo l’ok a un emendamento presentato da Gravina, è stato approvato con il sì della maggioranza e l’astensione dell’opposizione.


In apertura alcuni consiglieri avevano puntato i riflettori sul numero insufficiente di giardinieri comunali, “utilizzati per la scerbatura e costretti a trascurare gli interventi sul verde pubblico” (Vincenzo Di Stefano), sulla necessità di “opportuni interventi di ripristino dopo i lavori sulle strade, per esempio per la posa di cavi” (Aldo Lo Bianco), sul perdurare delle condizioni “difficili” per gli abitanti della via Tre Luci (Andrea Bizzini), sul ponteggio della via Luigi Sturzo, “che restringe la carreggiata”, e sull’esigenza “di una pulizia delle aiuole dagli escrementi degli animali” (Vincenzo Gozza). A loro aveva risposto il vicesindaco Gruttadauria, illustrando “le iniziative già assunte o in programma per risolvere le problematiche in questione”.


Nella precedente seduta  il Consiglio, facendo propria un’iniziativa dell’associazione Astra, aveva approvato all’unanimità, fra l’altro – prima interventi del presidente Massimo Alparone, di Cristina Navarra, Mario Polizzi, Oriella Barresi, Sergio Domenica e del vicesindaco Sergio Gruttadauria - un ordine del giorno “per intensificare i programmi di educazione e formazione formale e informale alla pace, ai diritti umani e alla cittadinanza inclusiva secondo quanto contenuto nella Carta europea sull’educazione alla cittadinanza democratica e sull’educazione ai diritti umani del Consiglio d’Europa e nella Dichiarazioni delle Nazioni unite rispettivamente sull’educazione e la formazione ai diritti umani e sul diritto alla pace”.


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