“Ora mi annoio più di allora, neanche un prete per chiacchierar”. Versi che sembrano calzare a pennello per questi giorni grigi di clausura forzata, e forse hanno suggerito alla banda di Caltagirone (l'Associazione Musicale “Luigi Sturzo”) di suonare “Azzurro”, seppur da remoto, ognuno a casa sua, per offrirci un momento di serenità.
L’Associazione Musicale “Luigi Sturzo” nasce nel 1989, erede
diretta del prestigioso corpo bandistico municipale di Caltagirone (tra i
direttori artistici hanno figurato anche i Maestri
Ventre, padre di Mariele, fondatrice e direttrice del “Piccolo coro
dell’Antoniano”, Vulcano ed Alberghina), una realtà musicale che collezionò e
riscosse, ai tempi, innumerevoli consensi e riconoscimenti da parte di pubblico
e critica.
L’associazione ha raccolto
questa eredità con impegno e serietà, valorizzando la tradizione bandistica che
diede lustro a Caltagirone, e dal 2000 un vivaio di giovani studenti ha
intrapreso e condiviso questo percorso con passione e dedizione, alimentando
una realtà che continua a crescere giorno dopo giorno, e continuando ad
inserire nuovi giovani nel proprio organico.
Oggi l'Associazione Musicale “Luigi Sturzo” conta circa 30 elementi calatini, guidati dalla grande serietà e professionalità del M° Prof. Michele Cancemi.
Il brano è stato eseguito da:
Maestro: M° Cancemi Michele.
Clarinetti: Pepe Francesco, Bono Roberto, Gianola Alessandro, Crocellà Eva, Mattia Eliana, Polimeni Eduardo, Falcone Veronica, Pozzo Miriam, Savatteri Alessia, Montemagno Marta, La Mantia Davide, Amato Matteo. Flauti e Ottavino: Grimaldi Vanessa, Crocellà Manuela, Lombardo Chiara, Drago Virginia, Turturici Emma, Di Stefano Alessandro. Sassofoni: Vallerossa Vincenzo, Inguaggiato Giuseppe, Brunetto Samuel, Drago Matteo.
Tromboni e Euphonium: Barone Giacomo, Roccuzzo Giovanni, Jaccarino Danilo, Tornello Marco, Cannarozzo Oliviero, De Francisci Gaetano.
Percussioni: Cannarozzo Francesca. Basso
Tuba: Carcaci Davide.
Trombe: Roccuzzo Francesco, Berritta Sebastiano, Boria Salvatore, Bonsignore Luca.
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