Pubblicato il 02/12/2018
POLITICA

Il PD di Caltagirone: “Stiamo offrendo spettacolo indecoroso: sospendere congressi in regione”



I congressi locali avrebbero dovuto svolgersi entro il 2 dicembre, decisione cassata dalla commissione regionale del congresso, che ha fatto slittare la data compresa a fine dicembre, vale a dire dopo le primarie per il segretario regionale del 16 dicembre, tra le proteste di molti circoli locali. Si tratta di "una spaccatura drammatica nel gruppo dirigente del partito – è il j'accuse del PD calatino -. Non è responsabile che il PD sia così irresponsabilmente diviso e litigioso, rischiando di allontanare definitivamente i siciliani”.


Dura presa di posizione del PD di Caltagirone sulla fase congressuale del partito in Sicilia, avviata ormai da qualche settimana. L’assemblea degli iscritti del circolo PD di Caltagirone “Marco Cagnes” si è riunita ieri, evidenziando “gravi preoccupazioni” in ordine a quanto sta accadendo nel partito in regione. “Gli ultimi accadimenti – si legge nel comunicato finale -, in relazione alla celebrazione dei congressi locali e provinciali, hanno evidenziato una spaccatura drammatica nel gruppo dirigente del partito causato dal rinvio stabilito dalla Commissione regionale per il congresso ad un momento successivo rispetto alle primarie regionali del 16 dicembre p.v., in contraddizione con quanto inizialmente stabilito dalla direzione regionale del partito. È evidente che quanto sta accadendo rischia di inficiare tutta la procedura congressuale, ma soprattutto di allontanare piuttosto che coinvolgere molti dei nostri iscritti e militanti che avrebbero dovuto dar vita ad un dibattito e ad un confronto politico che rigenerasse e desse nuova linfa ad un partito in difficoltà”.


I congressi locali avrebbero dovuto svolgersi entro il 2 dicembre, secondo quanto stabilito inizialmente dalla direzione regionale. In pratica entro oggi. Ma il deliberato regionale è stato successivamente cassato dalla commissione regionale del congresso, che ha deciso una diversa calendarizzazione, rinviando le consultazioni provinciali e locali ad una data compresa tra il 21 e il 31 dicembre, vale a dire dopo le primarie del 16 dicembre, che dovranno eleggere il segretario regionale.


Un'inversione, che ha di fatto spaccato il partito, e che ai dem calatini “in contrasto con le regole del nostro Partito”. Quindi l'affondo: “A tanto si aggiunga che lo spettacolo indecoroso che stiamo offrendo ai nostri elettori rischia di danneggiare definitivamente l’immagine del nostro partito in Sicilia”. Sospendere la fase congressuale, comprese le primarie del 16 dicembre e “affidare la gestione di questa fase conflittuale e confusa a personalità all’altezza della complessa situazione” appare ai dem del Circolo “Marco Cagnes” una soluzione di “buon senso”. “Non è responsabile – spiega il PD calatino - che mentre il Paese è governato da pericolose forze populiste e molti elettori del campo democratico e progressista cercano e chiedono un riferimento stabile e serio in opposizione all’attuale maggioranza, il Partito Democratico sia così irresponsabilmente diviso e litigioso, rischiando di allontanare definitivamente i siciliani.


“Il partito – continua la nota - è apparso dilaniato da scontri interni che non sembrano essere superati. Si aggiunga che le ultime vicende giudiziarie accadute in provincia di Catania [arresto del vicesindaco PD di Misterbianco Carmelo Santapaola, luogotenente di Luca Sammartino, e del sindaco di Bronte Graziano Calanna ndr], che hanno riguardato esponenti del PD (i quali ci auguriamo possano dimostrare la loro estraneità ai fatti contestati) rendono non più rinviabile una fase in cui gli interessi del partito e delle nostre comunità, devono prevalere sulle logiche correntizie”.


“Per queste ragioni – concludono i dem calatini -, come già in verità richiesto qualche settimana fa da alcune direzioni provinciali (tra le quali quella di Catania), chiediamo la sospensione ed il rinvio dei congressi regionale, provinciali e locali”.

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