Pubblicato il 12/09/2018
POLITICA
ph. Il Sette e Mezzo - repertorio

Caltagirone, la maggioranza approva l'imposta di soggiorno. Votano con l'opposizione Gozza e De Caro



L’imposta, a seconda della tipologia della struttura ospitante (per esempio, albergo, affittacamere o B&B), varierà da 1 a 1,5 euro e sarà dovuta, per un massimo di due giorni consecutivi. Sulla delibera il Consiglio si è spaccato in due: maggioranza e opposizione, “allargata” ai consiglieri di maggioranza Vincenzo Gozza e Margherita De Caro.


Il Consiglio comunale, nel corso della breve seduta di ieri sera, ha dato il via libera, con 10 voti favorevoli di altrettanti consiglieri di maggioranza presenti, all’istituzione dell’imposta di soggiorno “destinata a finanziare gli interventi in materia di turismo”, con l’approvazione del relativo regolamento. L’imposta, a seconda della tipologia della struttura ospitante (per esempio, albergo, affittacamere o B&B), varierà da 1 a 1,5 euro e sarà dovuta, per un massimo di due giorni consecutivi, da quanti, non residenti a Caltagirone, pernotteranno nelle sue strutture ricettive. Ne saranno esonerate alcune categorie di persone, fra le quali i minori sino ai 14 anni, coloro che soggiornano in città per sottoporsi a terapie in strutture sanitarie, gli autisti di pullman e gli accompagnatori turistici.

Nella precedente seduta, postergata a ieri sera per il sopraggiunto venir meno del numero legale e caratterizzata, a margine dei lavori e all’esterno dell’emiciclo consiliare, dall’esposizione, da parte dei consiglieri di “Per la città che vogliamo”, di una sagoma “per stigmatizzare l’attesa, da 15 mesi, della nomina dell’assessore alla Cultura e al Turismo”, si erano fronteggiate due tesi: da una parte la maggioranza (intervenuti, con il vicesindaco Sergio Gruttadauria, i consiglieri Antonio Montemagno, Piera Iudica, Luca Distefano, Maria Di Costa e Sergio Domenica) che, in qualche caso condividendo la necessità di un miglioramento del provvedimento, si era detta favorevole, sostenendone “l’importanza per accrescere, grazie alle risorse introitabili, l’offerta turistica della città e la sua capacità di accoglienza, oltre che per promuoverla di più e meglio all’esterno”.


Dall’altra l’opposizione, “allargata” ai consiglieri di maggioranza Vincenzo Gozza e Margherita De Caro. Intervenendo sull’argomento Aldo Lo Bianco, Mario Polizzi, Vincenzo Di Stefano, Cristina Navarra,  Lara Lodato, lo stesso Gozza e Marco Failla, prima di abbandonare l’aula, avevano chiesto il rinvio del provvedimento in commissione, ritenendolo “inopportuno nei tempi e nei modi, dannoso, non concertato con gli operatori e frutto di improvvisazione e della totale assenza di politiche turistiche, come testimoniato dal mancato riferimento a dati che permettano di prevedere l’incidenza dell’imposta e la sua effettiva utilità”.

Ieri sera l’assise, prima di concludere i lavori, ha altresì approvato i verbali delle sedute precedenti e trattato l’interrogazione di Maria Di Costa sulla “Carta della famiglia”, che consente, ai nuclei familiari con determinati requisiti, l’accesso a sconti sull’acquisto di beni o servizi, ovvero a riduzioni tariffarie concesse dai soggetti pubblici o privati che intendano aderire all’iniziativa. La consigliera ne ha sottolineato “l’utilità per sostenere le famiglie”. Ha riposto il vicesindaco Sergio Gruttadauria, manifestando “il concreto intendimento dell’Amministrazione di darvi corso, avendo già avviato una proficua interlocuzione con i fornitori di beni e servizi”. 


“Questa iniziativa - afferma il sindaco Gino Ioppolo - colloca Caltagirone fra le altre città turistiche che puntano a far crescere questo importante settore. Non determinerà miracoli, come abbiamo chiarito in aula, ma produrrà risorse finanziarie che saranno interamente reinvestite per promuovere la nostra città e migliorare la sua capacità di accoglienza dei visitatori, elevando la qualità dei servizi e realizzando idonei interventi per la conservazione e il miglioramento del patrimonio artistico e ambientale e per l’organizzazione di eventi. Dispiace per quei consiglieri che, ormai secondo abitudine, decidono di non decidere”.

Gli fa eco il presidente del Consiglio comunale, Massimo Alparone, per il quale “L’istituzione dell’imposta di soggiorno è uno strumento utile che permetterà alla nostra città, impegnata ad assecondare e valorizzare sempre più la propria vocazione turistica, investimenti in questo comparto per divenire più accogliente e ospitale nei confronti dei suoi tanti visitatori”.                                  

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