Pubblicato il 28/05/2018
SPETTACOLO
ph. Il Sette e Mezzo

“Questa lontananza”: i detenuti del carcere di Caltagirone portano in scena Brecht



Dalla cella al palcoscenico. Come veri professionisti hanno calcato la scena. Simpatici, brillanti ma soprattutto emozionati. Emozionati come ogni attore al debutto si sono cimentati con L’opera da tre soldi di Bertolt Brecht, da cui hanno tratto spunto.

di Giusi Scollo

È stato messo in scena dai detenuti della Casa Circondariale di Caltagirone lo spettacolo teatrale dal titolo: “Questa lontananza”, con la regia della regista Elena Rosa, affiancata dalla professoressa Lorena Scuto.

Il progetto nasce dalla stretta collaborazione tra la scuola e il carcere. Da oltre cinque mesi alcuni detenuti ospiti presso la struttura di contrada Noce, hanno preso parte al laboratorio di teatro organizzato dal Liceo “B. Secusio” di Caltagirone, diretto dalla dirigente Sabrina Mancuso. Lo spettacolo trae spunto dal pezzo teatrale più popolare e conosciuto di Bertolt Brecht, L’opera da tre soldi.

Da detenuti ad attori. Dalla cella al palcoscenico. E come veri professionisti hanno calcato la scena. Simpatici, brillanti ma soprattutto emozionati. Emozionati come ogni attore al debutto. Sul palco hanno portato con disinvoltura la loro vita, la loro storia, i loro sogni, le speranze e il futuro. Sono riusciti a regalare ai loro compagni d’avventura un momento di leggerezza e spensieratezza. In un luogo come il carcere, dove il tempo si ferma nel preciso istante in cui si entra, il teatro diventa “evasione” e allo stesso tempo libertà.

Sembra un paradosso, ma il teatro del carcere di Caltagirone è un’isola felice. Allo spettacolo hanno partecipato come spettatori le due quinte del Liceo artistico “B.Secusio”. In platea presente anche il commissario Capo della Polizia Penitenzia Francesco Salemi. 

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