Pubblicato il 01/04/2021
CULTURA

Caltagirone, presentato in municipio il progetto “Il Cammino di San Giacomo in Sicilia, da Caltagirone a Capizzi”



Si tratta di un cammino” di otto tappe per un totale di 111 Km attraverso i centri di tre province, da percorrere a piedi o in bicicletta.

Presentato stamani, nel corso di un incontro svoltosi nell’ufficio del sindaco Gino Ioppolo, “Il Cammino di San Giacomo in Sicilia – da Caltagirone a Capizzi”, il progetto – otto tappe attraverso i Comuni di Caltagirone, Mirabella Imbaccari, Aidone, Piazza Armerina, Valguarnera, Assoro. Nicosia e Capizzi, per un totale di 111 Km, da percorrere a piedi o in bicicletta - nato da un’idea del delegato della Confraternita di San Jacopo di Compostella di Piazza Armerina, Totò Trumino (che ha sottolineato come camminare in Sicilia sia “bello e interessante tutto l’anno”), sposata con entusiasmo dal delegato regionale del Centro italiano di studi compostellani, Massimo Porta (che ne ha evidenziato “le ricadute positive sotto molteplici aspetti”), e coronata da successo con il riconoscimento ricevuto nella Finanziaria regionale in corso di approvazione.


“Un’iniziativa – ha detto Ioppolo – a cui il Comune di Caltagirone è impegnato a dare slancio, nella consapevolezza delle grandi opportunità che può determinare per il nostro territorio e per una più vasta zona dell’Isola, nel solco della via già tracciata delle proficue relazioni con Santiago de Compostela e della rete costituita in Sicilia nel segno del comune patrono, San Giacomo”. “Il percorso, di sicuro fascino – ha osservato l’assessore alle Politiche culturali Antonino Navanzino – si snoda nel rispetto dell’antica tradizione delle vie francigene medievali siciliane”. “Esso – ha rilevato il presidente del Consiglio comunale Massimo Alparone – rappresenta una significativa occasione per valorizzare diversi centri di tre province siciliane”. Sono intervenuti all’incontro pure l’assessore Vincenzo Gozza e il vice-presidente del Consiglio comunale, Francesco Incarbone.


Il prossimo appuntamento è fissato entro la fine di aprile per l’avvio di un “tavolo” di lavoro con gli altri Comuni interessati per i necessari aspetti tecnici e organizzativi da approntare per tradurre in concreto il progetto.

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