Pubblicato il 22/02/2015
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“La Posta non si tocca!”. Granieri (Ct) dice no alla chiusura dell’ufficio postale



“LA POSTA NON SI TOCCA!”. GRANIERI (CT) DICE NO ALLA CHIUSURA DELL’UFFICIO POSTALE  “Nessuno tocchi la posta di Granieri”. Non ci stanno i cittadini di Granieri, frazione di Caltagirone con oltre 400 abitanti, a perdere quello che considerano un servizio irrinunciabile e sono scesi in campo contro la decisione annunciata da Poste italiane, di chiudere l’ufficio postale del paese a partire dal prossimo 13 aprile. L’ufficio di Granieri è stato messo in un elenco di altri 27 uffici che in Sicilia secondo l’azienda devono essere soppressi perché occorre contenere i costi. Si chiama spending review e, in teoria, dovrebbe tagliare gli sprechi inutili nella spesa pubblica, in pratica ancora una volta il taglio va a incidere sui servizi essenziali.

Gli abitanti di Granieri contestano questa decisione e si sono autoconvocati in assemblea pubblica venerdì 20 febbraio, presso il salone parrocchiale della Chiesa S G. Battista. Un’incontro assai affollato e animato, a cui hanno partecipato, portando la loro solidarietà alla causa, anche i rappresentanti nazionali, regionali e locali di tutti gli schieramenti politici.

Ph. Il Sette e Mezzo

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Il sindaco Nicola Bonanno ha scritto una nota ai vertici provinciali e regionali di Poste italiane, chiedendo di fare marcia indietro. «Si tratta – scrive nella lettera il primo cittadino – di un atto grave, che penalizza fortemente un’operosa comunità di oltre 400 abitanti, privandola di un servizio essenziale e costringendola a forti, ulteriori disagi». Il sindaco calatino invita inoltre a tenete conto «del ruolo “sociale” che l’ufficio postale svolge e del conseguente, grave nocumento che la sua soppressione arrecherebbe». Presente all’incontro anche Giuseppe Lanzafame, segretario regionale del Sindacato Lavoratori Poste della Cisl che ha espresso le sue critiche contro la politica aziendale di Poste italiane.

I cittadini di Granieri si sentono ingiustamente penalizzati. Il piccolo centro del calatino, come dice lo stesso nome, vive di agricoltura e si caratterizza per la laboriosità dei suoi abitanti. Sono attive nel territorio un folto numero di aziende che danno lavoro e fanno girare l’economia. Ma negli ultimi tempi si sta assistendo a un graduale taglio e riduzione dei servizi, a partire dalle vie di comunicazione. E ora arriva la chiusura della posta ad aggravare questa progressiva marginalizzazione del territorio. A pagarne le spese saranno soprattutto i più anziani per i quali l’ufficio postale in loco è una vera necessità. Unanime è la posizione contro la chiusura. Tutto il paese si è mobilitato nella lotta, intenzionato a non farsi scippare un bene così essenziale per Granieri. I cittadini minacciano azioni più eclatanti se le loro richieste venissero ignorate.

Giacomo Belvedere

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