Pubblicato il 30/03/2015
ATTUALITÀ

Caltagirone, gli agricoltori in piazza contro l’Imu agricola. La solidarietà del vescovo



Hanno portato i loro trattori in piazza Municipio, davanti al Palazzo di Città, per protestare contro l’imu sui terreni agricoli. Stamattina, imprenditori agricoli, agricoltori e coltivatori diretti hanno manifestato contro una tassa che rischia di portare l’agricoltura siciliana al tracollo. Riuniti dalla Cia di Caltagirone insieme ad Agrinsieme di Catania la manifestazione ha registrato una buona partecipazione. “Non pagheremo una tassa iniqua – hanno ammesso i manifestanti ,– ci sentiamo abbandonati”. Dal 19 marzo l’imu è legge. Da Montecitorio arrivano 272 sì , 153 no e 15 astenuti. L’ennesimo colpo duro che il governo centrale infligge alla piccola imprenditoria. Un balzello fiscale che difficilmente risparmierà qualcuno. Il bonus degli 80 euro per un gettito di 260 milioni voluto da Mattero Renzi pende sulla testa degli agricoltori. “Faremo sentire la nostra voce – ha affermato Giuseppe Di Silvestro, presidente provinciale CIA Catania, – martedì incontreremo il governatore Crocetta. A lui chiediamo di rivedere il decreto. Siamo disposti a ricorrere– aggiunge – al Tar”. In attesa di ricevere una risposta dal presidente Crocetta, gli agricoltori hanno manifestato la volontà di continuare a protestare. “Dopo Caltagirone andremo a Palermo”, hanno detto.

La politica non ha perso l’occasione di sfilare insieme ai manifestanti: onorevoli, deputati e sindaci, all’unanimità, si sono schierati con gli agricoltori e detto no all’Imu agricola. “Una tassa inutile e ingiusta– ha dichiarato il deputato regionale Gino Ioppolo della Lista Musumeci – verso un settore che è in leggera ripresa”. Sulla stessa lunghezza d’onda Nicola Bonanno, sindaco di Caltagirone: “Tale provvedimento è un macigno non solo per gli agricoltori ma anche per i Comuni”. Presente anche il deputato Gianluca Rizzo del M5S: “Siamo stati la forza di opposizione – ha dichiarato – che più si è opposta a questo decreto. Durante le fasi di votazioni al nostro dissenso le altre forze politiche ci hanno risposto di andate a zappare”.
Ph. Il Sette e Mezzo

Ph. Il Sette e Mezzo

Il Sud e in particolar modo la Sicilia vivono di agricoltura. L’Imu agricola, è una tassa insostenibile per i siciliani e non solo, che rischia di mettere ko un importante comparto economico già provato dalla crisi. Gemma Marino, consigliera comunale di Sel, difende la categoria e soprattutto chiede maggior equità: “Non ci troviamo di fronte a grandi proprietari ma piccole aziende che producono. Mi auguro che si possa fare un passo indietro”.

Bandiere verdi sventolavano stamattina in piazza municipio, non il verde padano bensì quello della natura, della speranza. Vicino agli agricoltori anche il consigliere Aldo Grimaldi di Forza Italia. “In un momento di crisi – ha affermato – bisogna puntare sull’agricoltura come settore trainante. Non possiamo tassare – prosegue – con il rischio di far chiudere centinaia di aziende”. Secco anche il “no” del consigliere Andrea Li Rosi di “Avvenire Caltagirone”. Senza mezze misure aggiunge: “È una grandissima porcheria”.
Inaspettato l’intervento gradito di monsignor Calogero Peri, vescovo della diocesi di Caltagirone, che appena terminata la celebrazione della messa della domenica delle Palme in Cattedrale, non ha voluto far mancare la sua solidarietà. Mons. Peri non è nuovo a interventi su scottanti questioni sociali. Il pastore della Chiesa non si tira mai indietro quando c’è da prendere posizioni e non perde l’occasione di scendere a difesa dei più deboli. “Auguriamo – ha detto -, a chi sta legiferando di avere un occhio di riguardo verso un comparto già in crisi”.

 

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