Pubblicato il 14/02/2021
SOCIETÀ

Sicilia, al via vaccinazioni con AstraZeneca: forze armate e di polizia, scuola



In Sicilia le prime dosi verranno inoculate a Palermo, Catania, Messina, Enna, Trapani, Ragusa e Siracusa, per proseguire, a partire da mercoledì, nelle rimanenti province.


Al via in Sicilia la vaccinazione anticovid con AstraZeneca, che interesserà il mondo della scuola e delle università, le forze armate e di polizia, il personale dei “servizi essenziali”. Il terzo vaccino è autorizzato, al momento, solo per il target di cittadini tra i 18 e i 55 anni, circostanza che ha portato il governo centrale ad anticipare alcune categorie vaccinali.


In Sicilia le prime dosi verranno inoculate a Palermo, Catania, Messina, Enna, Trapani, Ragusa e Siracusa, per proseguire, a partire da mercoledì, nelle rimanenti province. Oltre al personale sanitario e amministrativo del Sistema sanitario regionale, saranno coinvolti i medici della polizia che effettueranno le somministrazioni anche presso le proprie strutture. L'adesione alla campagna vaccinale anticovid è volontaria, mentre va ricordato che,  al momento, la prenotazione mediante la piattaforma on line e il call center gestito da Poste Italiane, resta ad utilizzo esclusivo del target over 80.


“Desidero ringraziare le prefetture dell'Isola e l'Ufficio scolastico regionale - afferma il presidente Nello Musumeci - perché in questi giorni stanno collaborando attivamente per definire gli elenchi degli aventi diritto alla vaccinazione. Si corre sempre contro il tempo, ma non possiamo fare a meno di chiedere a tutti i cittadini di aderire alla campagna vaccinale con lo stesso entusiasmo che ha coinvolto oltre il 90 per cento dei medici e infermieri”.


Secondo il presidente della Regione, “le parole con cui il presidente Draghi ha posto i vaccini in cima alle priorità nazionali vanno nella giusta direzione. Abbiamo bisogno di più vaccini e sono certo che si stia facendo di tutto per aumentarne la produzione e le consegne. Ne abbiamo bisogno - ha evidenziato Musumeci - perché ci sono soggetti fragili, come i disabili gravissimi, che devono essere protetti prima possibile. In questo senso invito la ministra Stefani, cui rivolgo gli auguri di buon lavoro per l'importanza della missione che le è affidata, e il ministro Speranza a valutare un piano vaccinale diretto alle persone con disabilità”.

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