Pubblicato il 25/01/2021
ECONOMIA E FINANZA
ph. Il Sette e Mezzo

Caltagirone, inclusione sociale delle persone fragili: aumentati i contributi economici



Incrementati di 100 euro al mese per ciascun nucleo beneficiario i contributi economici finalizzati all’inclusione sociale delle persone con fragilità. Si tratta dei beneficiari dell’assegno civico e dell’assistenza continuativa, per un totale di più di una cinquantina di famiglie.


Sono stati incrementati di 100 euro al mese per ciascun nucleo beneficiario, dalla Giunta municipale, i contributi economici finalizzati all’inclusione sociale delle persone con fragilità. Si tratta dei beneficiari dell’assegno civico e dell’assistenza continuativa, per un totale di più di una cinquantina di famiglie. Allargata pure la platea dei beneficiari, che in precedenza riguardava i nuclei con Isee non superiore ai 3mila euro e che adesso, invece, comprende pure quelli sino a 5mila.


“A seguito della situazione epidemiologica attuale, dovuta alla diffusione del Covid e alle inevitabili misure per il suo contenimento – si evidenzia nella delibera – si sono determinate molte situazioni di nuova povertà e di bisogno economico, a cui si intende dare adeguate risposte. Pertanto, al fine di assicurare un sostegno essenziale e compatibile con l’attuale situazione finanziaria del Comune, si rende necessario modificare gli importi”.


In particolare, la delibera, nell’indicare il requisito richiesto in un Isee non superiore a 5mila euro (prima, come detto, era di 3mila), stabilisce che il contributo, tranne nei casi di impedimento psico-fisico, può essere erogato, nei limiti e nel rispetto delle misure anti – Coronavirus, “dietro svolgimento di attività di interesse civico”, nel modo seguente: 300 euro (prima erano 200) per nucleo formato da una sola persona a fronte di 60 ore di attività civica; 350 euro (prima erano 250) per nucleo con due persone con l’esecuzione di 70 ore di attività civica; 400 euro (prima erano 300) per nucleo con tre componenti, di cui almeno un minorenne o, se maggiorenne, senza lavoro, con l’effettuazione di 80 ore di attività; 450 euro (prima erano 350) per nucleo con più di tre persone non occupate, a fronte di 90 ore di attività civica.


Le attività di interesse civico possono essere svolte in uno dei seguenti ambiti: custodia, vigilanza, pulizia e manutenzione di strutture pubbliche comunali; piccola manutenzione degli impianti sportivi; lavori di giardinaggio e manutenzione del verde pubblico; supporto e compagnia a persone in condizioni di marginalità, facchinaggio e trasporti vari; assistenza scuolabus.


Contemplata la possibilità di un contributo straordinario per un massimo di 600 euro (anche in questa circostanza la somma è stata incrementata, in quanto prima ammontava a 400 euro) nei casi di emergenza (malattia, perdita di lavoro recente, spese impellenti da pagare). Per alcune specifiche categorie di cittadini in condizioni di disagio sociale (ex detenuti, disabili psichici, ex tossicodipendenti, soggetti in esecuzione penale esterna, immigrati, soggetti con messa alla prova), possono essere predisposti progetti personalizzati di inclusione sociale con previsione di contributo economico. Possibile che il contributo venga erogato sotto forma di buoni spesa.


“Specie in un momento così difficile come l’attuale – sottolinea l’assessore al Welfare e vicesindaco, Sabrina Mancuso – l’Amministrazione comunale ha dato, ancora una volta, priorità a questa necessità, scegliendo di farsi carico delle situazioni di maggiore disagio e intervenendo, quindi, con ancora maggiore efficacia a favore delle fasce più deboli della nostra comunità”.


“Il contributo a fronte dello svolgimento di attività di interesse civico – dichiara il sindaco Gino Ioppolo – si fonda non soltanto sulla necessità di assistenza ai più bisognosi, ma sul riconoscimento del concetto della dignità del lavoro. In base a questo principio, appena le condizioni di bilancio l’hanno consentito, abbiamo incrementato le ore di attività civica, e di conseguenza i contributi, per gli appartenenti alle diverse fasce. Un grande risultato – conclude il sindaco -, se si pensa che al nostro insediamento, nel 2016, l’assistenza sociale era ridotta a zero”. 

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