Pubblicato il 18/01/2021
POLITICA

Caltagirone, Roccuzzo corre per Palazzo dell’Aquila



Pace fatta tra le due “anime” del centrosinistra calatino, che corre unito per la riconquista di Palazzo dell'Aquila. Ieri un’assemblea cittadina tenutasi online alle 18, con circa 180 partecipanti, ha sancito la candidatura di Fabio Roccuzzo a Sindaco di Caltagirone.


di Giacomo Belvedere

Dunque è ufficiale: il centrosinistra calatino corre insieme. Ieri un’assemblea cittadina tenutasi online alle 18, con circa 180 partecipanti, ha sancito la candidatura di Fabio Roccuzzo a Sindaco di Caltagirone. Roccuzzo è il candidato unitario della coalizione La città che verrà, appoggiata da Cives, Caltagirone Bene in Comune, Partito Democratico e Cittadini Volenterosi. Sono intervenuti Paolo Crispino, Lara Lodato, Cristina Navarra, Luca Giarmanà, Mario Polizzi e, infine, Fabio Roccuzzo


«Con umiltà e determinazione insieme, uniti, per la Caltagirone che verrà» – ha dichiarato ieri Fabio Roccuzzo. «Sono onorato della candidatura a Sindaco sancita dall'assemblea cittadina tenutasi stasera. Avvieremo un processo civico inclusivo e aperto alla società civile alternativo al centrodestra. Si apre la stagione dell'unità e dell'ascolto. Ringrazio Cives, Caltagirone bene in comune, Partito Democratico e Cittadini Volenterosi per avermi affidato questa grande responsabilità che eserciterò nell'esclusivo interesse di Caltagirone».


Il centrosinistra caltagironese, dunque, ha lasciato da parte le passate incomprensioni, che lo portarono ad andare diviso alla passata tornata elettorale, in cui espresse al primo turno le due candidature di Roccuzzo e Pignataro, senza tuttavia trovare al ballottaggio un accordo sulla candidatura di Pignataro. Oggi,  fatto tesoro delle due brucianti sconfitte subite, corre unito per la riconquista di Palazzo dell’Aquila. Tra i partecipanti all’assemblea che ha consacrato Roccuzzo candidato unico del centrosinistra anche Franco Pignataro, a dimostrazione del nuovo corso unitario del centrosinistra calatino.


Dopo le prime schermaglie dei mesi scorsi, si rompono gli indugi. Tramontata l’ipotesi delle primarie, dopo la fuga in avanti di Luca Giarmanà di Cives, che si era autoproposto alla coalizione di centrosinistra, si è arrivati alla scelta una candidatura unica, sancita in una pubblica assemblea. La mossa di Giarmanà era apparsa piuttosto una provocazione per smuovere le acque, che una candidatura con reali possibilità di andare in porto. Le candidature “pesanti” come il “carico” nel gioco della briscola,  solitamente si scoprono solo alla fine. Ed ora il centrosinistra ha messo le sue carte in tavola, in attesa di sapere quali carte intende giocarsi il centrodestra nella prossima partita elettorale.

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