A conclusione di una maratona di oltre sei ore, il Consiglio comunale ha approvato, con 15 sì, 4 no e un astenuto, il bilancio triennale di previsione 2020-2022.
A conclusione di una maratona di oltre sei ore, il Consiglio comunale ha approvato, con 15 sì, 4 no e un astenuto, il bilancio triennale di previsione 2020-2022. Contrapposte le tesi sull’argomento: l’Amministrazione e la maggioranza vi hanno colto “gli inequivocabili segnali di risanamento e rilancio dell’Ente”, mentre l’opposizione vi ha individuato “scarsa attendibilità e il persistere di zone d’ombra”.
L’ok al provvedimento è stato preceduto dal via libera, anche in questo caso col voto favorevole dei consiglieri di maggioranza e quello contrario o di astensione dei consiglieri d’opposizione, a una serie di atti propedeutici: l’adozione del Piano di alienazione e valorizzazione del patrimonio disponibile relativo al 2020; la correzione del prospetto dimostrativo del risultato a seguito di verifica e ricostruzione della quota di accantonamento del Fondo anticipazione di liquidità (Fal); il disavanzo di amministrazione riguardante l’esercizio 2019 e il relativo provvedimento di ripiano; l’approvazione del Documento unico di programmazione (Dup) 2020-2022 con nota di aggiornamento all’1/12/2020.
Sul Piano di alienazione l’assessore Antonio Montemagno ha evidenziato “le tante iniziative per un uso oculato e la piena e attenta valorizzazione dei beni comunali”, di cui Aldo Grimaldi ha auspicato “un celere affidamento ai privati interessati”. I consiglieri Cristina Navarra, Marco Failla, Vincenzo Di Stefano e Mario Polizzi hanno rilevato che “la necessità di fare cassa non può essere incondizionata e penalizzare oltremodo, come invece si rischia di fare, significative realtà sociali e culturali”.
Sul secondo provvedimento Cristina Navarra e Vincenzo Di Stefano hanno stigmatizzato “l’incapacità dell’Amministrazione a controllare la macchina amministrativa, come si evidenzia da quest’atto correttivo”, e Marco Failla ha chiesto all’esecutivo di “assumersi le sue responsabilità”. Il presidente della I Commissione Roberto Gravina e quello della III Vincenzo Gozza hanno sì votato a favore, ma hanno invocato “più stretti controlli del segretario generale sui dirigenti per evitare altri errori”.
Quanto al disavanzo e al relativo ripiano, Vincenzo Di Stefano vi ha letto “il fallimento dell’azione amministrativa”.
Riguardo al Dup, il sindaco Gino Ioppolo ha ricordato “il percorso di risanamento dei conti e rilancio della città che, in 4 anni e mezzo, ci ha visto approvare ben 19 bilanci, tirando fuori il Comune dalle secche del dissesto e conducendolo in una situazione di sufficiente tranquillità”, individuando come prioritari “gli interventi in materia di servizi sociali, manutenzioni stradali, efficientamento energetico e assunzione di nuovo personale”; Cristina Navarra ha parlato di “Dup senz’anima”, muovendo critiche a “un modo antiquato di concepire il Welfare”; secondo Mario Polizzi “manca ogni programmazione strategica”; critici verso l’esecutivo pure Vincenzo Di Stefano e Piergiorgio Cappello.
Ampio il dibattito sul bilancio: Roberto
Gravina ha sollecitato “una riduzione delle premialità per i dirigenti in caso
di errori”; Cristina Navarra ha espresso “seri dubbi sulla sua fondatezza” e parlato
di “equilibri garantiti solo con artifici contabili”; per Valentina Messina si
tratta, invece, di “un bilancio veritiero, frutto di scelte che tengono della
situazione non facile e proiettato nel futuro”; Vincenzo Di Stefano ha
insistito su come l’Ente si presenti “strutturalmente deficitario” e “bocciato”
l’esecutivo “anche in materia economico – finanziaria”; Aldo Grimaldi, nel dare
il proprio convinto ok, ha chiesto nel prossimo bilancio “la giusta attenzione
alle associazioni”; Mario Polizzi ha ribadito il proprio “giudizio negativo”
sull’operato della Giunta; Vincenzo Gozza, nel ricordare “i bilanci del passato
che portarono al dissesto”, ha riconosciuto “l’azione efficace dell’Amministrazione
Ioppolo”; per Sergio Gruttadauria “questo è l’unico bilancio possibile e capace
di dare speranza alla città”; secondo Marco Failla “l’Amministrazione si è
limitata all’ordinario”; Piera Iudica vi ha colto “gli elementi tangibili del
rilancio della nostra comunità”. Infine, Sergio Domenica ha sottolineato “il
senso di responsabilità dei consiglieri che hanno concorso con la Giunta a
rimettere i conti in ordine, ponendo le basi per un futuro più roseo”.
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