Pubblicato il 03/10/2020
ATTUALITÀ

Caltagirone, Giornata della Memoria e Accoglienza: commemorata la vittima 357 e piantato l’albero della memoria



Una delle 368 vittime del naufragio del 3 ottobre 2013, la numero 357, su richiesta del Consiglio comunale, fu trasportata a Caltagirone e tumulata nel cimitero calatino. Furono 38 i minori eritrei non accompagnati, scampati alla tragedia, che vennero temporaneamente accolti in una struttura della Caritas diocesana di Caltagirone, la Casa Alì-Mantelli (luogo per esercizi spirituali e campi estivi) della Parrocchia San Pietro.

Anche a Caltagirone si è celebrata la Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, istituita  dalla legge 45/2016, per ricordare le 368 vittime del naufragio avvenuto al largo di Lampedusa il 3 ottobre del 2013.

Il tema della Giornata, “Incontri e Memorie”, intendeva commemorare tutte le vittime dell’immigrazione e promuovere iniziative di sensibilizzazione e solidarietà. Una data simbolica, quella del 3 ottobre 2013: quel giorno furono 368 le persone, tra cui bambini, donne e uomini, che persero la vita in un naufragio al largo di Lampedusa, nel tentativo di sfuggire a guerre e violenze, attraversando il Mediterraneo stipati in barconi precari.

Una delle vittime, la numero 357, su richiesta del Consiglio comunale, fu trasportata a Caltagirone e tumulata nel cimitero calatino. L’11 ottobre 2013, inoltre, 38 minori eritrei non accompagnati, scampati alla tragedia, vennero temporaneamente accolti in una struttura della Caritas diocesana di Caltagirone, la Casa Alì-Mantelli (luogo per esercizi spirituali e campi estivi) della Parrocchia San Pietro, dove i minori giunsero intorno alla mezzanotte.

La Giornata è stata promossa dall’Amministrazione comunale, dalle comunità di accoglienza per adulti e minori stranieri non accompagnati del progetto Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo) - Siproimi (Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per i minori stranieri non accompagnati) di Caltagirone, assieme ad alcune associazioni del terzo settore.

Come è ormai consuetudine, alle 9.00, c’è stato al Cimitero monumentale di Caltagirone un momento di preghiera in memoria della vittima 357, con il saluto del vice sindaco di Caltagirone Concetta Mancuso e  la partecipazione di studenti e altri cittadini sensibili all’argomento .

Alle 10.00, al cimitero, è stato piantumato l’albero della memoria.

Infine alle 11.30, presso l’Istituto Suore di Gesù Redentore,  è stata inaugurata la mostra dei lavori realizzati nei laboratori dai i ragazzi delle comunità di accoglienza Sprar/Siproimi di Caltagirone per promuovere il valore della vita, dell’inclusione sociale, del rispetto e della valorizzazione delle differenze e per far conoscere le attività svolte nelle comunità di accoglienza Sprar/Siproimi di Caltagirone.

“La vita va protetta, curata e salvaguardata al di là di ogni barriera o confine – scrive – scrive l’associazione di volontariato Astra, una delle associazioni organizzatrici dell’evento -. Oggi abbiamo posto fiori e pensieri sulla tomba della vittima n. 357 del naufragio del 3 ottobre a Lampedusa per restituire dignità alle tante, troppe vittime affogate nel mediterraneo. Vittime che sono state private non solo della vita ma anche della identità, della loro storia. Non si può morire di speranza! Per questo abbiamo preso l impegno ancora più forte di continuare,ciascuno per la propria possibilità, a lottare in ogni occasione per il rispetto dei diritti umani”.

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