Pubblicato il 14/09/2020
POLITICA
Nido Peter Pan

Caltagirone, i sindacati su riapertura Asili Nido: “Mancano i requisiti di sicurezza”



Le organizzazioni sindacali FP CGIL,CISL FP e CSA criticano la decisione dell'amministrazione comunale di Caltagirone di riaprire gli asili nido a partire dal 14 settembre, perché , a loro avviso, mancano “i requisiti essenziali volti a garantire la sicurezza all'interno degli asili, con seri rischi sia per l'utenza che per tutti i lavoratori addetti al servizio sia educativo che ausiliario”.


Le OO.SS FP CGIL,CISL FP e CSA criticano la decisione dell'amministrazione comunale di Caltagirone di riaprire gli asili nido a partire dal 14 settembre, perché , a loro avviso, nin ci sono “i requisiti essenziali volti a garantire la sicurezza all'interno degli asili, con seri rischi sia per l'utenza che per tutti i lavoratori addetti al servizio sia educativo che ausiliario”.


I tre nidi d’infanzia “Arcobaleno”, “I Folletti” e “Peter Pan” che ospitano in totale 140 bimbi hanno riaperto oggi. È stato programmato un ingresso a  scaglioni, in modo da assicurare gli inserimenti graduali dei nuovi. L’attività si svolgerà tutte le mattine (7,30-14) dei giorni compresi fra lunedì e venerdì. Sono previste integrazioni con possibili aperture pomeridiane e il sabato.


Secondo una nota comune delle sigle sindacali  diffusa alla stampa, “ad oggi l'amministrazione non ha ancora provveduto a integrare il Documento di  Valutazione dei Rischi alla luce della nuova emergenza legata al virus SARS-COV-2, presupposto fondamentale per garantire la sicurezza in tutti gli ambienti di lavoro. Tale fatto impedisce di potere dare corso all'adozione di corrette ed adeguate misure di sicurezza, essendo il DVR punto di partenza per la redazione del cd. "protocollo di sicurezza per la riapertura degli asili nido"”.


“A ciò si aggiunge – continua la nota - anche il mancato adeguamento strutturale dei nidi sia all'interno che all'esterno,che inevitabilmente mette a repentaglio il principio di separazione delle sezioni/gruppi di bimbi, sminuendo le misure di contenimento del virus in caso di contagio,oltre ad impedire lo svolgimento in sicurezza delle attività all'aria aperta, fortemente incentivate dalle direttive nazionali”.


Carente, denunciano i sindacati è la “disponibilità degli operatori detergenti disinfettanti idonei a garantire la sanificazione ordinaria degli ambienti così come prescritto dalle circolari ministeriali e dalle relazioni del CTS( comitato tecnico scientifico)”.


“Ma aspetto ancora più grave  - continua la nota - è che allo stato manca personale sufficiente a garantire un servizio sicuro,efficiente e funzionale all'utenza. Non è stato redatto nemmeno un elenco di supplenti sia educatrici che ausiliarie. Nessuna informazione e formazione contingente è stata adottata nei confronti e dei dipendenti che dei genitori. Ad oggi non sono stati nemmeno individuati né i criteri né i nominativi dei referenti Covid 19,figure essenziali per attivare le procedure amministrative in caso di sospetto covid 19, per i quali tra l'altro è previsto l'obbligo di formazione”.


Le sigle sindacali lamentano inoltre l’assenza di un confronto sindacale, che si sarebbe ridotto “a una chiacchierata di poche battute preliminari, cui non è seguito un vero dibattito/confronto formale costruttivo e di condivisione”, senza che si sia sottoscritto “un protocollo d'intesa tra i diversi soggetti competenti per il settore 0-6 e le OOSS per garantire l'avvio e lo svolgimento dei servizi educativi per l'infanzia nel rispetto delle regole di sicurezza per il contenimento della diffusione di Covid 19”.


Le organizzazioni sindacali FP CGIL,CISL FP e CSA annunciano pertanto l'avvio di azioni di mobilitazioni dei dipendenti coinvolti oltre all'attivazione di procedure atte a  coinvolgere gli organi  preposti per legge a garantire e vigilare sulla corretta adozione delle misure di sicurezza sui posti di lavoro.

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