Pubblicato il 29/08/2020
SOCIETÀ

Scuola: convegno dirigenti Flc Cgil Sicilia: Pignataro: “Ds impegnati per riapertura, ma non esclusi periodi di chiusura”



Franco Pignataro, responsabile dei DS della Flc Cgil Sicilia: “che la scuola debba riaprire è una scommessa che i dirigenti stanno facendo. Buona parte di loro in estate è stata impegnata per risolvere piccoli problemi della vita quotidiana: dai banchi, alle richieste agli enti locali, all'edilizia agile, alla didattica perché ovviamente non è escluso che ci possano essere dei momenti in cui la scuola dovrà essere chiusa e quindi bisogna avere pronta l’alternativa”.


“Sono tante le cose ancora da fare per il riavvio dell'anno scolastico in sicurezza, ma adesso è fondamentale dare indicazioni chiare ai dirigenti scolastici e di conseguenza a tutto il personale scolastico. Non si può continuare ancora a navigare nell’incertezza”. È quanto ha ribadito il segretario della Flc Cgil Sicilia, Adriano Rizza, nell’ambito del convegno dei dirigenti scolastici iscritti all’organizzazione che si è tenuto ieri a Enna.


Tanti gli addetti ai lavori presenti e i rappresentanti delle istituzioni che hanno tentato di dare risposte all'interrogativo posto dal convegno: quali le condizioni per restituire la scuola agli studenti?


Per Franco Pignataro, responsabile dei dirigenti scolastici della Flc Cgil Sicilia, “il compito dei dirigenti è quello di fare il possibile affinché la ripartenza avvenga in modo sicuro, ma che la scuola debba riaprire è una scommessa che i dirigenti stanno facendo. Buona parte di loro in estate è stata impegnata per risolvere piccoli problemi della vita quotidiana: dai banchi, alle richieste agli enti locali, all'edilizia agile, alla didattica perché ovviamente non è escluso che ci possano essere dei momenti in cui la scuola dovrà essere chiusa e quindi bisogna avere pronta l’alternativa”.


“La legge di stabilità regionale – ha ricordato l’assessore regionale all’istruzione Roberto Lagallaintroduce misure speciale per la crisi covid e in particolare destina 120 milioni di euro per il mondo dell'università, della scuola e della formazione professionale, individuando interventi a sostegno del personale, di riqualificazione del comparto, misure a sostegno del diritto allo studio e importanti interventi sulla scuola digitale e sul recupero delle povertà educativa e della dispersione scolastica”.


“I tempi di spesa – ha continuato Lagalla – sono legati alle procedure e ai vincoli europei. Abbiamo liberato in questi giorni i primi 60 milioni e pensiamo di distribuirli entro ottobre, gli altri verranno impegnati nel giro di circa un anno”.

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