Pubblicato il 17/08/2020
CRONACA

Caltagirone, si è tolto la vita in carcere il marito accusato del femminicidio di Caterina Di Stefano



Giuseppe Randazzo, 50 anni, si è tolto la vita nel carcere di Caltagirone dove si trovava, perché ritenuto responsabile dell’omicidio della moglie.

Si è suicidato in carcere Giuseppe Randazzo. L'uomo era recluso nella casa Circondariale di Caltagirone, in contrada Noce, dove era recluso perché ritenuto responsabile dell’omicidio della moglie, Caterina Di Stefano. Ranzazzo si è tolto la vita intorno alle 20, secondo quanto riferisce Meridionews. Il gip di Caltagirone aveva convalidato il suo arresto ed emesso nei suoi confronti un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Sulla morte dell'uomo ha aperto un'inchiesta la Procura di Caltagirone.

Caterina di Stefano è stata trovata morta il 13 agosto scorso nell'androne della palazzina in via Mascagni a Caltagirone, dove la coppia abitava. La morte dopo una una violenta colluttazione con il marito. Tale circostanza è stata anche confermata dalle prime ricognizioni, attraverso le quali è stata accertata la presenza di ecchimosi e segni di lotta sul corpo della vittima. Anche Randazzo presentava evidenti segni di colluttazione, a prima conferma della tesi che ha indotto gli investigatori a ipotizzare uno scontro con la Di Stefano.

In questi ultimi periodi la coppia aveva avuto contrasti, a seguito di incomprensioni, per le quali la vittima aveva deciso di separarsi dal marito. Lei scriveva nel suo profilo Facebook, alla voce “relazione sentimentale”, “separata”. Lui, invece, “sposato”. Per lei di fatto la separazione era già in atto, e il matrimonio, da cui erano nati due figli, dopo più di 25 anni di vita in comune, era finito; Giuseppe Randazzo non accettava la fine della convivenza assieme. L’ultimo violento alterco il 13 agosto scorso ha avuto un esito tragico.

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