Pubblicato il 17/08/2020
RELIGIONE / DIOCESI

Caltagirone, costituito il servizio diocesano per la tutela dei minori



Sono stati nominati: don Antonio Carcanella Referente diocesano, don Michelangelo Franchino Responsabile della comunicazione, Avv. Canonista Salvatore Ialuna, il Sovrintendente capo Polizia di Stato Luigi Di Liberto, la psicologa Rosaria Giaquinta, i coniugi Avv. Giuditta Gulino e dott. Alessandro Vanella, i coniugi Ins. Carmela Migliore e Diac. Gaetano Caruso.


Il vescovo di Caltagirone Mons. Calogero Peri, su indicazioni di Papa Francesco e della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), ha costituito il Servizio Diocesano per la Tutela dei minori e delle persone vulnerabili (SDTM) nominando quali componenti: don Antonio Carcanella Referente diocesano, don Michelangelo Franchino Responsabile della comunicazione, Avv. Canonista Salvatore Ialuna, il Sovrintendente capo Polizia di Stato Luigi Di Liberto, la psicologa Rosaria Giaquinta, i coniugi Avv. Giuditta Gulino e dott. Alessandro Vanella, i coniugi Ins. Carmela Migliore e Diac. Gaetano Caruso.


Tra i primi compiti, al Servizio sono affidati la promozione e l’accompagnamento delle attività di prevenzione e formazione a livello territoriale secondo quanto è richiesto nella Lettera al popolo di Dio del 20 agosto 2018, nella lettera Apostolica Vos estis lux mundi del 07 maggio 2019 e nelle Linee guida per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, approvate dalla 73° Assemblea generale della CEI (20-23 marzo 2019).

 

La predilezione di Gesù per i piccoli, i poveri, i peccatori, per i malati e gli emarginati - dichiara il vescovo Peri - spinge ogni credente e la comunità cristiana a seguire il suo esempio e ad attualizzare questa missione. Aspetti della cultura contemporanea e frange della nostra società con equivoche, devianti e deviate posizioni rinnovano purtroppo gli attacchi e la sofferenza delle persone più indifese.  La Chiesa, in considerazione di questa situazione, dotandosi di questo Servizio, vuole rinnovare la sua scelta preferenziale ed inequivocabile per le persone più fragili e vulnerabili, alle quali tutti siamo chiamati ad offrire il nostro contributo e il nostro sostegno.

 

L’individuazione dei referenti per il SDTM è solo il primo passo dato che la loro scelta mira a valorizzare esperienze e competenze, che saranno ulteriormente approfondite con appositi corsi di formazione promossi dal Servizio Regionale presieduto dal vescovo di Mazara del Vallo Mons. Domenico Mogavero, delegato della Conferenza Episcopale Siciliana (CESi).

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