Pubblicato il 30/07/2020
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ph. Il Sette e Mezzo

Ioppolo: “Oltre 3 milioni di persone hanno visto la Luminaria su media e social” - VIDEO



“Penso che l’Amministrazione abbia fatto bene – dichiara il Sindaco di Caltagirone. Siamo riusciti a trasformare un evento popolare, ma interno, in un evento di straordinaria popolarità interna, ma soprattutto esterna”.

“Siamo riusciti a trasformare un evento popolare, ma interno, in un evento di straordinaria popolarità interna, ma soprattutto esterna”.  Non nasconde la sua soddisfazione il sindaco di Caltagirone Gino Ioppolo, mentre snocciola i dati  relativi alla Luminaria sulla Scala di Santa Maria del Monte 2020, forniti dall’Ufficio Stampa del Comune. “Sono oltre tre milioni le  persone che hanno visto la Luminaria sui media o sui social”, riferisce Ioppolo ai giornalisti durante la conferenza stampa di stamattina in municipio. “Sono dati realistici” – precisa il Sindaco calatino -, anzi, a suo avviso, sono “improntati a senso di eccessiva prudenza”.

“Penso che l’Amministrazione abbia fatto bene ­ – conclude Ioppolo -: tra l’astenersi completo dal fare qualcosa e tentare di salvaguardare tratti, segmenti, spicchi della nostra grande tradizione, abbiamo preferito questa seconda possibilità. Ci siamo assunti la responsabilità”

Per le note e inevitabili restrizioni legate alla prevenzione del Coronavirus, infatti, l'accesso del pubblico non è stato consentito durante tutto il periodo della Luminaria del 25 luglio scorso. I 27 accessi pedonali e i 6 accessi carrabili alla Scala sono stati tutti presidiati e sigillati.

La Scala illuminata è stata, tuttavia, un grande evento mediatico e social, con la diretta streaming, e la presenza di tante tv (anche Rainews24) e testate cartacee e on line che hanno rilanciato fuori dai confini regionali e nazionali le bellezze di Caltagirone e del suo monumento simbolo.

I circa 3500 “coppi” multicolori, collocati lungo i 142 gradini, sono stati accesi dai rappresentanti delle categorie che si sono profuse durante la pandemia, trasformando la Scala in uno sfavillante arazzo unico al mondo.   

Il disegno sulla Scala S. Maria del Monte di Caltagirone, allestito dal maestro Enzo Ripullo e dalla sua squadra, risalente alla fine degli anni ’90  era  di Angelo Alessi: riprendeva il quadro di Giuseppe e Francesco Vaccaro sul Patrocinio di S. Giacomo, custodito nella Basilica Cattedrale di Caltagirone, con un chiaro significato simbolico e religioso, nel solco della tradizione che chiede la protezione al Santo Patrono in occasione di eventi calamitosi, quali terremoti, carestie o pestilenze. La città ha voluto testimoniare la sua non resa al Covid, stringendosi, come in passato,  attorno al suo Santo Patrono in una catena di solidarietà, al grido che da secoli risuona nei suoi carruggi e nelle sue piazze: “Viva Diu e Sagnapucu!”.   

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