Pubblicato il 19/07/2020
POLITICA

Caltagirone ricorda la strage di via d’Amelio. Con qualche distinguo



Deposta su un leccio, piantato ieri nelle aiuole che costeggiano il Palazzo di Giustizia, una corona d’alloro. Intervenuti alla manifestazione il sindaco Gino Ioppolo con la Giunta municipale e il presidente Massimo Alparone e altri consiglieri comunali. Il consigliere dem Enzo Di Stefano chiede che si passi dalla parole ai fatti e che il Comune di Caltagirone si costituisca parte civile nel processo a carico della mafia dei pascoli e delle truffe all'Unione Europea, a seguito dell'Operazione “Nebrodi”.


Si è tenuta stamani, nel piazzale Falcone e Borsellino a Caltagirone, una cerimonia in ricordo di Paolo Borsellino degli gli agenti della scorta e degli altri servitori dello Stato caduti per mano di Cosa Nostra a 28 anni dalla strage di via D’Amelio.


La cerimonia commemorativa, promossa dal Comune, si è tenuta alle 12, in particolare nelle aiuole che costeggiano il Palazzo di Giustizia, nelle quali il personale del Servizio Verde pubblico del Comune ieri aveva piantato un leccio cresciuto nel vivaio della Villa, sul quale oggi è stata deposta una corona d’alloro. Sono intervenuti alla manifestazione il sindaco Gino Ioppolo con la Giunta municipale e il presidente Massimo Alparone e altri consiglieri comunali.


“Il ricordo di Paolo Borsellino e degli agenti della scorta – si legge nella pagina social del Comune di Caltagirone -, ma anche di Giovanni Falcone e degli altri servitori del Paese caduti per mano della mafia. Caltagirone, le sue istituzioni e i suoi cittadini lanciano, ancora una volta, un messaggio inequivocabile per la legalità. Nel segno della memoria di chi, per i valori più pregnanti del nostro Stato, ha dato la vita”.


Ma non sono mancate le  polemiche e i distinguo. “Non serve dire no alla mafia solo a parole”, scrive in una lettera aperta al Sindaco di Caltagirone, postata sul suo profilo social, il consigliere dem Enzo Di Stefano. Di Stefano, che ha partecipato alla commemorazione, perché “chi come noi ha il senso delle istituzioni non può non partecipare a iniziative organizzate dalle istituzioni ed alle quali si è stati invitati”, chiede che l'Amministrazione “ponga in essere tutti gli atti di sua competenza per attuare quanto indicato nella Delibera di Consiglio Comunale N. 71 del 18/06/2018” , e “dichiari pubblicamente e formalmente che il Comune di Caltagirone si costituirà parte civile nel processo a carico della mafia dei pascoli e delle truffe all'Unione Europea, che scaturirà a seguito dell' Operazione Nebrodi”. Il consigliere dem lamenta inoltre che la manifestazione sia stata organizzata “in maniera improvvisata e superficiale”, con i consiglieri comunali ed i cittadini invitati “con un preavviso di appena 24 ore, e per giunta facendolo in presenza di un'altra iniziativa organizzata in precedenza per le ore 19,00 dello stesso giorno. E, forse...., in contrapposizione a quella”.

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