Pubblicato il 07/07/2020
SOCIETÀ

Caltagirone, sì a matrimoni e unioni civili in strutture ricettive, locali e ville



Emesso un avviso pubblico per le manifestazioni d’interesse da parte dei proprietari, o di coloro che possono legittimamente disporre di questi luoghi e spazi, per la concessione in comodato gratuito come sedi distaccate dell’Ufficio di Stato civile.


A breve a Caltagirone sarà possibile celebrare i matrimoni e le unioni civili in locali, strutture ricettive, edifici, ville di particolare rilevanza storica, architettonica e artistica, da poter adibire a sedi distaccate dell’Ufficio di Stato civile. 

Il Comune ha infatti emesso un avviso pubblico esplorativo per la manifestazione di interesse da parte dei proprietari, o di coloro che possono legittimamente disporre di questi luoghi e spazi, per la concessione in comodato gratuito, all’Amministrazione comunale, di locali idonei ai fini dell’istituzione di separati uffici di stato civile per la sola celebrazione di matrimoni o unioni civili.

L’avviso segue due delibere del Consiglio comunale – quella che, il 17 luglio 2018, approvò lo schema di regolamento per la disciplina dei matrimoni civili nella Casa comunale e quella con la quale, il 5 giugno 2019, si stabilì la possibilità di utilizzo di sedi private per la celebrazione di matrimoni e unioni civili – e il provvedimento con cui, il 21 maggio 2020, la Giunta municipale ha espresso indirizzo favorevole all’istituzione di separati uffici di stato civile per questo scopo.

“Si tratta – sottolinea il presidente del Consiglio comunale Massimo Alparonedi un’opportunità non indifferente per gli operatori del settore della ristorazione, specie in una fase difficile come l’attuale, caratterizzata dall’impegno comune a superare le criticità connesse al Covid. Col regolamento approvato dal Consiglio e con l’indirizzo favorevole dato dalla Giunta si concretizza, così, un’aspirazione assai sentita”.

“È un’iniziativa concreta – rileva il sindaco Gino Ioppoloa sostegno dell’economia locale e del territorio. La possibilità di celebrare matrimoni e unioni civili anche in locali aperti al pubblico, come già avviene altrove,  rappresenta infatti un serio incentivo a utilizzare le strutture della nostra città”.

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