Pubblicato il 17/06/2014
POLITICA

CALTAGIRONE, PRESENTATA LA SFIDUCIA AL SINDACO BONANNO



CALTAGIRONE, PRESENTATA LA SFIDUCIA AL SINDACO BONANNO – «È necessario un atto di chiarezza nei confronti della Città». Lo dicono i 15 consiglieri che lunedì 16 giugno, durante la seduta del Consiglio comunale di Caltagirone, hanno sottoscritto e presentato unamozione di sfiducia al sindaco Nicola Bonanno. Questi i 15 firmatari: Bizzini Santo, Crispino Paolo, De Caro Luca, Domenica Sergio, Failla Luigi, Falcone Salvatore, Garofalo Giovanni, Lirosi Michelangelo, Marino Gemma, Pace Franco, Parisi Fortunato, Raccuglia Salvatore, Roccuzzo Fabio, Scozzarella Alfredo, Tasca Salvatore Secondo i firmatari della mozione il sindaco Bonanno ha ostacolato una corretta, franca e leale dialettica politica fra il Consiglio comunale e l’Esecutivo. Inoltre il sindaco ha disatteso tutti i principali obiettivi fissati nel Suo programma amministrativo, e non ha più una maggioranza consiliare. «È con tali motivazioni amministrative e politiche – spiegano i consiglieri –  che, spinti da un imperativo morale che ci fa ritenere ormai un’emergenza comune quella di investire l’intero Consiglio comunale di tale responsabilità, riteniamo che il Consiglio nel suo complesso, senza alcuna distinzione fra maggioranza e minoranza consiliare, debba pronunciarsi in modo forte ed inequivocabile sull’incongruenza e sull’inadeguatezza dell’attuale Sindaco, la cui ulteriore permanenza nella carica che ricopre nuoce ormai non solo al prestigio del ruolo, ma anche alla funzionalità ed all’efficacia dell’Ente, come ha impedito sinora che i rapporti politici fra tutti i Consiglieri comunali e fra i vari gruppi consiliari, fra il Consiglio comunale e l’Esecutivo, fossero improntati ad una corretta, franca e leale dialettica».

Nella mozione si denuncia anche la violazione del patto di stabilità nel 2012 e nel 2013. Nel 2013, in particolare, secondo i firmatari della mozione, il patto di stabilità sarebbe stato violato per circa 3 milioni e 600 mila euro. 
Per evitare un’inutile agonia, i 15 consiglieri ritengono necessario «interrompere immediatamente questa fallimentare esperienza amministrativa ricostruendo nuove prospettive di sviluppo per la nostra città, che ancora oggi aspetta risposte concrete».


BONANNO: “È PROPAGANDA POLITICA” – La legge stabilisce che il sindaco non può essere sfiduciato nei primi ventiquattro mesi e negli ultimi centottanta giorni del suo mandato. E dunque, trascorsi i primi 24 mesi, le opposizioni hanno deciso di aprire le ostilità. La mozione dovrà essere discussa non prima di 10 giorni e non oltre 30 dalla data di presentazione. L’ultimo giorno utile è quindi il prossimo 16 luglio. Per essere approvata necessita di 20 voti, cioè dei due terzi del totale dei consiglieri.

La sfida all’amministrazione è stata lanciata. Bonanno si è mostrato sicuro del fatto che riuscirà a passare anche questo guado, esorcizzando lo spettro della sfiducia. A suo avviso le motivazioni della mozione d sfiducia sono pretestuose e politiche e non guardano al bene della città. Non si può secondo il sindaco calatino «speculare sui bisogni della gente, speculare sulle emergenze che in questo momento ci sono nel nostro paese, non paese Caltagirone, ma paese Italia».  Il sindaco si è detto anche fiducioso che qualche consigliere vorrà rivedere le sue posizioni e ritirare la firma.

I firmatari della mozione sono 15. Un buon numero ma non basta. Perché essa sia approvata ne occorrono 20. Si coagulerà attorno alla mozione di sfiducia la maggioranza dei due terzi dei consiglieri? La partita è appena iniziata ed è tutta da giocare.


Giuliana Buzzone – Giacomo Belvedere

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