Pubblicato il 18/05/2020
POLITICA
ph. Andrea Annaloro

Caltagirone, Aree interne, oltre 36 milioni per il Calatino: 19 maggio Consiglio comunale



I consiglieri partecipanti alla seduta saranno collegati in videoconferenza, mentre i cittadini potranno seguire i lavori in diretta streaming attraverso un apposito link sul sito istituzionale


Convocato dal presidente Massimo Alparone, il Consiglio comunale si riunirà martedì 19 maggio, alle 19, per discutere l’ordine del giorno sulla Snai (Strategia nazionale aree interne), che attiene all’approvazione delle integrazioni alla convenzione quadro e agli schemi di regolamento per la gestione delle sei funzioni associate. Si tratta dei servizi che saranno gestiti in partnership dagli otto Comuni e che riguarderanno il turismo, la Polizia municipale, la Protezione civile, la creazione di un Ufficio unico di progettazione per intercettare finanziamenti esterni, la mobilità nell’area e la digitalizzazione dei procedimenti amministrativi.

I consiglieri partecipanti alla seduta saranno collegati in videoconferenza, mentre i cittadini potranno seguire i lavori in diretta streaming attraverso un apposito link sul sito istituzionale www.comune.caltagirone.gov.it

Poco più di un mese fa il Dipartimento per le Politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha approvato la Strategia dell’area interna (Snai) “Calatino” - una delle cinque in Sicilia - che comprende, oltre a Caltagirone (capofila), anche Grammichele, Licodia Eubea, Mineo, Mirabella Imbaccari, San Cono, San Michele di Ganzaria e Vizzini, per un totale di 77mila abitanti, e per la quale sono previsti fondi comunitari e nazionali per oltre 36 milioni di euro.

Sono somme finalizzate a bloccare il preoccupante fenomeno dell’abbandono di tanti paesi e a ridurre il divario che riguarda soprattutto la sanità, l’istruzione e il sistema della mobilità. L’avvenuta approvazione della Snai, salutata con soddisfazione dal vicesindaco Concetta Mancuso, ha aperto la strada alla presentazione dei progetti esecutivi e alla sigla dell’Accordo quadro, che libererà le risorse in questione.   

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