Pubblicato il 09/05/2020
POLITICA

Caltagirone, è scontro in Consiglio comunale su due Odg sulla sanità



Approvato l’Odg della maggioranza con 15 voti favorevoli, 7 contrari e un astenuto. Non passa, invecem, l’Odg dell’opposizione, (8 sì, fra i quali quello di Aldo Grimaldi, un astenuto e 13 no). Inconciliabili le posizioni sull’ospedale “misto”.


Duro scontro, ieri sera, in Consiglio comunale, riunitosi in videoconferenza, su due ordini del giorno riguardanti l’emergenza – sanitaria: l’uno, presentato dagli 8 consiglieri di opposizione Simone Amato, Piergiorgio Cappello, Vincenzo Di Stefano, Marco Failla, Aldo Lo Bianco, Cristina Navarra, Mario Polizzi ed Elisa Privitera, da cui era scaturita la convocazione della seduta in via straordinaria e urgente, che è stato bocciato (8 sì, fra i quali quello di Aldo Grimaldi, un astenuto e 13 no), l’altro proposto dalla maggioranza (con le firme di: Massimo Alparone, Oriella Barresi, Giuseppe Carnibella, Margherita De Caro, Maria Di Costa, Sergio Domenica, Vincenzo Gozza, Roberto Gravina, Sergio Gruttadauria, Piera Iudica, Francesco Incarbone, Gaetano Lo Nigro, Valentina Messina e Federica Ticli), che è stato approvato con 15 voti favorevoli, 7 contrari e un astenuto.


L’Odg esitato favorevolmente, integrato da un emendamento proposto da Andrea Bizzini, “fa voti affinché l'Amministrazione comunale, le autorità sanitarie territoriali e l'assessorato regionale della Salute dispongano misure e provvedimenti quali: mettere in campo ulteriori risorse e strutture idonee a limitare il diffondersi del contagio da Covid 19 attraverso la somministrazione dei tamponi; potenziare i dispositivi di protezione individuale per tutto il personale medico e paramedico dell'ospedale, consentendo inoltre ai medici di base di svolgere le visite domiciliari in assoluta sicurezza; utilizzare le strutture turistico-ricettive locali, requisendole con equo indennizzo, per accogliere i malati Covid certificati che necessitano di isolamento; predisporre un canale di comunicazione via Whatsapp tra il Comune di Caltagirone e i cittadini tramite cui inviare un report giornaliero del contagio nel nostro territorio, specificando i positivi, i decessi e i guariti totali; pianificare un monitoraggio su tutto il personale sanitario, attraverso controlli periodici, ripetendo i tamponi a intervalli di tempo che si riterranno congrui; incrementare il personale Oss e Osa; richiedere un potenziamento generale dell’ospedale, a partire dall’aumento di medici e infermieri”.

L’Odg dell’opposizione partiva, invece, dalla premessa che: L’individuazione del Presidio Gravina  e Santo Pietro di Caltagirone quale centro regionale Covid-19 non è stata accompagnata sin da subito da adeguate risorse umane e strumentali in grado di far fronte all’immediatezza della diagnosi e di conseguenza alla tempestività della cura e della prevenzione del diffondersi di possibili focolai epidemici. Inoltre, col centro Covid sì è assistito alla chiusura di interi altri reparti dell’ospedale. Pertanto si auspica il ritorno alla normalità”. L’Odg insisteva sulla “necessità di rafforzare il tessuto, oggi debolissimo, della sanità territoriale e di dotare il nosocomio calatino di adeguata strumentazione da laboratorio” e proponeva di “trasferire il reparto di Malattie infettive presso un padiglione avente le caratteristiche rispondenti alla necessità di avere un edificio adeguato, fisicamente staccato dal corpo centrale del nosocomio, funzionale al superamento dell'ospedale misto, al fine di isolare ed evitare possibili pericoli di contagio e garantire adeguate misure di sicurezza e di protezione”.  

Proprio quello dell’ospedale “misto” è stato il punto su cui le posizioni delle due parti politiche si sono rivelate inconciliabili, sostenendo l’opposizione “l’ineludibilità del suo superamento per evitare di ripetere gli errori, ridurre i rischi e combattere al meglio il virus” e affermando la  maggioranza, invece, che “una scelta del genere, non indicata dalle linee ministeriali e che anzi oggi appare controproducente, dovrebbe eventualmente essere rimessa agli esperti in materia sanitaria”.

Per l’opposizione sono intervenuti Enzo Di Stefano (che ha illustrato l’Odg poi respinto), Aldo Lo Bianco, Simone Amato, Cristina Navarra, Piergiorgio Cappello, Marco Failla e Mario Polizzi. Intervenuti pure Aldo Grimaldi e, per la maggioranza, Roberto Gravina, Vincenzo Gozza, Andrea Bizzini, Valentina Messina, Oriella Barresi, Sergio Domenica, Sergio Gruttadauria e Giuseppe Carnibella. Ha preso la parola il sindaco Gino Ioppolo, rimarcando “i risultati raggiunti dall’Unità operativa di Malattie infettive e l’impegno dell’Amministrazione a sollecitare il ritorno alla piena efficienza dell’ospedale nel suo complesso”.

Il presidente del Consiglio comunale Massimo Alparone ha così commentato: “Con il documento approvato, si dà atto della capacità del nostro ospedale di rappresentare un significativo argine alla pandemia e della professionalità degli operatori, ma si auspica pure che non ci siano arretramenti, anzi si lavori celermente e concretamente per un suo potenziamento, con effetti positivi sulla cura della salute e sulla sicurezza dei cittadini di Caltagirone e degli altri centri”.

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