Pubblicato il 21/04/2020
POLITICA

Covid-19, Ioppolo: “Situazione sanitaria sotto controllo”. Sospetto focolaio presso casa di riposo di Caltagirone



Ancora 14 giorni di pazienza - ha detto il  Sindaco, una ricaduta sarebbe disastrosa. Il 25 aprile e il 1 maggio Caltagirone sarà blindata dalle Forze dell'Ordine. Presto un tavolo tecnico con on enti, associazioni, ordini professionali e soggetti attivi sia pubblici che privati, per ragionare sulla Fase 2.

Sono 37 i degenti in Malattie Infettive al “Gravina” di Caltagirone; soltanto due i ricoveri in terapia intensiva, di cui uno da Covid, l’altro in attesa di riscontro. Dei 37 pazienti al reparto di Malattie Infettive soltanto 13 sono di Caltagirone e nessuno in terapia infettiva. Sono 9 i pazienti guariti e già dimessi, mentre sono 10 le persone in attesa di conferma del tampone negativizzato per essere dimessi.


Questi i dati forniti dal primario di malattie Infettive del Gravina, dott. Bonfante, con cui il Sindaco Ioppolo si è sentito telefonicamente. I dati sono stati comunicati alla città nel corso di un video messaggio del sindaco. Il primario ha espresso al primo cittadino di Caltagirone un giudizio rassicurante sulla situazione presso il reparto: è sotto controllo, non manca nulla per curare adeguatamente i malati.  


Qualche preoccupazione desta la notizia di un possibile focolaio in una casa di riposo della città. “Da qualche ora ho notizia – ha detto Ioppolo -, ma non ho nessun elemento concreto di riscontro, di qualche problematica presso una casa di riposo per anziani. Non so esattamente quale sia, né questo ha alcuna valenza. Le autorità sanitarie mi riferiscono che anche lì la situazione è assolutamente sotto controllo: tutti i presidi, i rimedi che possono essere messi in atto, affinché non si propaghi il virus, saranno messi in atto”.


Quindi notizie “tranquillizzanti”, ma occorre aver “cautela e prudenza”. “Carissime concittadine e concittadini di Caltagirone – ha aggiunto Ioppolo -, so perfettamente che stiamo diventando tutti insofferenti, che stiamo diventando tutti più restii all'osservanza delle regole. È un lusso che non ci possiamo permettere. Il nostro sistema nervoso, anche le nostre abitudini sono state messe a dura prova ormai da 40/45 giorni. È vero: io stesso lo avverto in casa mia, tra i miei parenti, ma attenzione: non abbassiamo la guardia. Abbiamo ancora davanti a noi - ci dicono le autorità nazionali e quelle regionali - 12 e forse 14 giorni di pazienza ulteriore da osservare, per poi progressivamente ritornare a una vita che non sarà esattamente come quella precedente, ma potrà riacquistare elementi di normalità o di quasi normalità. Ma non buttiamo nel fosso, non sprechiamo questi ulteriori 10 giorni”.


“So bene – continua - che c'è ormai a ridosso tra pochi giorni il 25 aprile; so bene che dopo qualche altro giorno c'è il primo maggio: le giornate tipiche primaverili in cui ci concediamo qualche ora di riposo per riabbracciare i parenti, gli amici e la natura. Non possiamo farlo, non dobbiamo farlo.

Il sistema di prevenzione e controllo del territorio da parte delle Forze dell'ordine sarà esattamente quello che c'è stato per la Pasquetta. Non possiamo permetterci il lusso di sprecare tutto quello che abbiamo fatto per una gitarella o per una scampagnata: vorrà dire che la faremo tra qualche mese, vorrà dire che ci rifaremo dall'anno prossimo”

 

“L’andamento della curva epidemiologica nella nostra città e in tutta la Sicilia - dichiara il sindaco -, come ognuno di noi sa, è assolutamente più confortante rispetto ad altre zone d’Italia, che sono state flagellate, ma non abbassiamo la guardia, non facciamoci prendere da troppa sicurezza, non pensiamo che avendola fatta franca fino a questo momento, dobbiamo necessariamente continuare a farla franca, perché una ricaduta soggettiva individuale - e globale come comunità - sarebbe davvero disastrosa. Tutti i medici, tutti gli scienziati, tutti gli osservatori qualificati ci dicono, infatti, che una ripresa del contagio sarebbe davvero drammatica e metterebbe a durissima prova anche le strutture sanitarie che nella nostra città e nella regione sono state assolutamente all'altezza del compito che avrebbero dovuto affrontare e che hanno affrontato”.


“L'attività del comune non si è fermata nemmeno un giorno, nemmeno un minuto. In queste ore il nostro servizio giardinaggio sta cominciando a ripulire le strade” - ha aggiunto Ioppolo.

Un altro fronte è l’assistenza alle fasce deboli della popolazione, ulteriormente provate dalla crisi sanitaria e dalle sue ricadute economiche. Sono state esaminare 862 pratiche: “Un esame attento, scrupoloso, che ha determinato l’esclusione di 100 domande sostegno alimentare, finanziato in parte dai fondi dello Stato e in parte delle regione. Fino a questo momento sono stati consegnati 1.533 buoni spesa a 506 nuclei familiari. Da domani si ritornerà a consegnare il buono spesa a chi è stato consegnato già 15 giorni prima e così progressivamente e andando avanti giorno dopo giorno per la consegna del secondo buono.


“Stiamo gestendo – commenta Ioppolo - con la mentalità  padre di famiglia le risorse che ci sono state destinate in relazione al fabbisogno cittadino, perché il periodo di sostegno, di aiuto e  accompagnamento alimentari possa essere il più lungo possibile. Se lo Stato e la regione dovessero approvvigionarci di maggiori risorse finanziarie, noi prenderemo in considerazione - ma sino a quel momento non possiamo farlo - anche la possibilità di aumentare il valore economico del buono spesa. Si sappia, e lo sappiano tutti, che l'amministrazione che ho l'onore di guidare non intende conservare nemmeno un centesimo nel cassetto di quelle risorse che devono avere come destinazione il soddisfacimento dei bisogni primari dei nostri concittadini e della nostra città”.

 

Quindi un appello: “Il conto corrente del comune di Caltagirone, aperto presso uno sportello bancario della nostra città ha bisogno di essere alimentato. Facciamolo. C’è una rete di solidarietà che si è messa in moto. davvero generosa, appassionata. Diamo tutti una mano per questa pandemia”.

 

Infine un annuncio: “È nostro intendimento, già nel corso di questa settimana, di insediare un tavolo con enti, associazioni, ordini professionali e soggetti attivi sia pubblici che privati, per ragionare del modo per puntare alla ripresa. Non ci faremo trovare impreparati anche in relazione alla cosiddetta Fase 2, ben consapevoli che molti stimoli e molte molti incoraggiamenti dovranno venire proprio dal governo nazionale e anche dal governo regionale. Più risorse finanziarie arriveranno ai comuni più i comuni potranno avere mano libera per incentivare la ripresa economica delle proprie comunità.


“Ultimo  e definitivo appello – ha concluso Ioppolo -: ancora 10-12-14 giorni di pazienza, di tenuta mentale, psicologica e comportamentale e, così come avevamo detto, ne usciremo: ce la faremo davvero! Grazie per tutto quello che questa splendida città sta facendo in queste settimane”.

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