Pubblicato il 24/02/2016
POLITICA

Tribunale Caltagirone, Crispino: «allarmismo irresponsabile». Pompeo: «insulti per disinformazione»



di Giacomo Belvedere

Si fa rovente la polemica sul Tribunale di Caltagirone. Durissimo botta e risposta ieri tra il presidente dell’ordine degli avvocati di Caltagirone Walter Pompeo e il segretario del PD locale Paolo Crispino. Lunedì 22 febbraio Pompeo aveva lanciato l’allarme sul rischio della soppressione del Tribunale calatino: «Si ha notizia, proveniente da fonti attendibilissime – si leggeva nella nota diramata alla stampa -, che esiste già una bozza di Disegno di legge delega, redatta dalla Commissione, che, a chiare lettere, ha per oggetto, tra l’altro, la soppressione di alcune Corti di appello e di “decine di Tribunali”». Pompeo si mostrava assai scettico sulle «interpretazioni autorevolmente fornite in merito a presunte, ma inesistenti, dichiarazioni del Ministro Orlando asseritamente rese nel corso della recente visita a Caltagirone» del 9 febbraio 2015.

«Non è ancora, in sede locale, un allarme rosso – concludeva Pompeo – e mi auguro che non lo sia mai. Ma è certamente il caso di non sottovalutare il problema, di smetterla di credere fideisticamente ai politici e, soprattutto, di prendere atto che la Città è in fin di vita, rimboccarsi le maniche e, tutti insieme, correre immediatamente ai ripari».

CRISPINO: «ALLAMISMO IRRESPONSABILE PER OTTENERE VISIBILITÀ» – Dichiarazioni che non sono affatto piaciute al segretario del Partito Democratico di Caltagirone, Paolo Crispino, che in comunicato del partito a sua firma pubblicato ieri, ha replicato duramente al presidente degli avvocati calatini, esprimendo «disappunto e rammarico per il modo irresponsabile con cui il Presidente dell’ordine degli avvocati di Caltagirone agita il fantasma della soppressione del nostro tribunale per acquisire visibilità personale».

Quindi la stoccata: «È notorio – si legge – il desiderio dell’Avv. Pompeo di assumere ruoli politico – istituzionali, ciò che è del tutto legittimo. Quel che però non si può tollerare è il modo in cui si strumentalizza una non notizia creando allarmismi e preoccupazioni. Il disegno di legge sulla revisione della geografia giudiziaria è vecchio di molti mesi e la notizia ad orologeria rilanciata a due mesi dalle elezioni amministrative, è l’evidente tentativo di strumentalizzare la vicenda a fini elettorali». L’allusione a possibili mire politiche di Pompeo in vista delle prossime amministrative di primavera non può esser più chiara.

Quanto alle “inesistenti” – secondo Pompeo – dichiarazioni del Ministro della Giustizia, il segretario del PD calatino chiarisce che «il suddetto disegno di legge era già noto quando il Ministro della Giustizia Orlando è stato in visita presso il tribunale di Caltagirone e, ripetutamente sollecitato sull’argomento, egli ha chiaramente dichiarato che non esiste il rischio soppressione del presidio di legalità del calatino».

Crispino rassicura inoltre sull’impegno del PD di Caltagirone che ha già «attivato le interlocuzioni necessarie con il Ministero competente» e ha «ricevuto ancora una volta la garanzia del fatto che il nostro Tribunale non si tocca». Insomma: per il PD quelle di Pompeo sarebbero “sterili polemiche” agitate ad arte per tornaconto politico. Ma di soppressione del Tribunale non si parla affatto.

POMPEO: «RICEVO INSULTI PER DISINFORMAZIONE» – Immediata e altrettanto dura la controreplica di Pompeo. «Leggo con immenso stupore – ha scritto ieri in una nota – il comunicato stampa a firma del Partito Democratico di Caltagirone, nella persona del Segretario, il cui tenore denota, a dire assai poco e a volere essere estremamente benevoli, una notevole disinformazione». Pompeo tiene a precisare che il suo unico intento è «quello di fare conoscere la pura verità alla Città, ma anche quello di riappropriarmi della mia dignità personale e istituzionale, oltre che di Cittadino di Caltagirone che da oltre venti anni si spende, a titolo di puro volontariato, per questa Comunità e per mantenere in essere un Tribunale in cui, come assai pochi, crede».

«Piuttosto che rispondere agli insulti», il presidente degli avvocati sfida Crispino a un contraddittorio pubblico «Sono certo – conclude – che l’occasione permetterà di accertare se vi siano stati comportamenti irresponsabili e strumentalizzazioni e da parte di chi e quali assicurazioni avrebbe fornito il Ministro on.le Andrea Orlando in merito al mantenimento in essere del Tribunale di Caltagirone, delle quali, all’evidenza, sarei estremamente lieto».

Una polemica che – c’è da giurare – è destinata a esacerbarsi e a lasciare strascichi ancora per molto. E il clima di campagna elettorale non aiuta certo a rasserenare gli animi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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