Pubblicato il 16/11/2016
POLITICA

Caltagirone, il 21 Consiglio straordinario su “cartelle pazze”. È polemica sul “bilancio fantasma”



di Giacomo Belvedere

Lunedì 21 novembre, si preannuncia una seduta “calda” del Consiglio comunale di Caltagirone. L’assise comunale è convocata, alle 20, come di consueto nell’aula “Luigi Sturzo”, in seduta straordinaria, su richiesta di 5 consiglieri d’opposizione, per discutere la loro mozione finalizzata “alla immediata sospensione degli avvisi di accertamento sulla tassa rifiuti e sull’Ici/Imu, dando mandato – si sottolinea nel documento – agli uffici di individuare in maniera circostanziata gli evasori e gli elusori di tasse e tributi locali e quindi di porre in essere un’attività di selezione mirante a perseguire, doverosamente, nel rispetto del principio di legalità, solo coloro che risultano effettivamente evasori”. A sottoscrivere il documento sono stati i 4 consiglieri del gruppo “Per la città che vogliamo”, di area PD, – Vincenzo Di Stefano, Simone Amato, Marco Failla e Mario Polizzi – e la consigliera Elisa Privitera. L’intento dei promotori della mozione è – spiega Di Stefano – “evitare di arrecare ulteriore pregiudizio alla stragrande maggioranza dei cittadini onesti di Caltagirone.

Si tratta della querelle scoppiata in città a proposito dei  circa 47mila avvisi notificati a circa seimila contribuenti e relativi al mancato pagamento dei tributi dal 2011 al 2015. Nei giorni scorsi si è acceso un duro botta e risposta tra l’Amministrazione comunale e il PD cittadino, che aveva accusato l’amministrazione di “prosciugare le tasche dei cittadini”, di “sparare nel mucchio”, ritenendo con l’invio delle cartelle “tutti i cittadini evasori”. Alle critiche aveva ribattuto il sindaco Ioppolo, che aveva rigettato l’accusa di aver inviato ai cittadini “cartelle pazze”: le notifiche. aveva spiegato, sono “avvisi indispensabili per far uscire il Comune dal pantano della crisi e rispondenti al rispetto del principio di legalità”. Tuttavia, aveva precisato, “gli errori, che peraltro riguardano solo alcune centinaia di persone e cifre di poche decine di euro per ciascun avviso, saranno corretti con tempestività – a questo proposito abbiamo già incontrato Caf e commercialisti – e, se qualcuno negli uffici ha sbagliato, sarà chiamato a risponderne”.  

In effetti, da alcuni lettori ci sono giunte segnalazioni di avvisi di pagamento, con relativa sanzione aggiuntiva, per rate Imu o Tari da loro regolarmente versate, come testimoniavano le quietanze in loro possesso. La questione era stata sollevata anche nella seduta del Consiglio comunale del 24 ottobre scorso, dai consiglieri d’opposizione Cristina Navarra (“Possibili errori negli avvisi Ici – Imu, si faccia al più presto chiarezza”) e Mario Polizzi (“Troppa confusione negli avvisi sui tributi, sull’imputabilità al bilancio e sulle relative rate”. Sembra che qualche problema ci sia con i pagamenti on-line, che, benché effettuati, non sempre risulterebbero ai terminali del comune. E a fine ottobre, durante una riunione della 1 Commissione, l’assessore alle Politiche finanziarie Massimo Giaconia ha ammesso che da una verifica  effettuata risulterebbero circa 3.500 avvisi di accertamento anomali per un ammontare complessivo di 120.000 euro e che si stava provvedendo a risolvere il problema, bloccando gli avvisi non ancora notificati, annullando quelli già notificati, e ricalcolando le somme dovute.

È POLEMICA SUL BILANCIO – A dare ulteriore fuoco alle polveri in Consiglio sarà presumibilmente anche un’altra questione sollevata nei giorni scorsi a proposito dell’ipotesi di bilancio pluriennaleapprovata dalla Giunta comunale. Il M5S e il gruppo “Per la città che vogliamo” hanno accusato l’Ammistrazione di aver annunciato in conferenza stampa l’8 novembre una delibera sul bilancio “fantasma”, di cui non si trovava traccia alcuna nell’Albo Pretorio del Comune. Risultavano, ha polemizzato sui social il capogruppo di “Per la città che vogliamo”, Vincenzo Di Stefano, 7 delibere approvate dalla Giunta il 9 novembre, nessuna delle quali avente ad oggetto l’approvazione del bilancio. Ma le delibere sarebbero dovute essere 8, dalla n. 33 alla n. 40. “Dove risiede l’arcano?” – si è  chiesto ironicamente sul suo profilo Fb il 13 novembre Di Stefano. “Scorrendo le stesse si nota un buco tra la n. 35 e la n. 37, ossia manca la n. 36. Che sia proprio questa la delibera del bilancio? Ma allora se è così, che fine ha fatto la delibera? E’ a Milano, portata con sè dall’Assessore Giaconia, che la riporterà lunedì 21 Novembre, quando è prevista l’approvazione del Bilancio pluriennale?”. La delibera di Giunta n. 36 del 9 novembre mancante è stata poi pubblicata nell’Albo Pretorio del Comune – ed è visibile online – il 14 novembre e ha per oggetto lo “Schema della nuova ipotesi di bilancio di previsione stabilmente riequilibrato per l’esercizio finanziario 2012/2016”. 

Il 21 novembre, dunque, secondo il  cronoprogramma annunciato dall’Ammistrazione, ci dovrebbe essere l’ok al bilancio pluriennale nella seduta di Giunta prevista per quel giorno. Quindi la documentazione passerà ai revisori dei conti prima e alla I commissione consiliare poi, per approdare all’esame del Consiglio comunale, chiamato ad esaminare e adottare gli atti, si presume entro la prima decade di dicembre. Sia l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, sia il bilancio pluriennale, saranno infine inviati al ministero dell’Interno. Lunedì prossimo, quindi, la seduta di Giunta si incrocia col Consiglio straordinario, che benché convocato su altra questione, non potrà non risentire l’eco delle polemiche sulla “delibera fantasma”.  E non occorre la sfera di cristallo per prevedere che ci sarà bagarre in aula. 

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