Pubblicato il 09/03/2020
CRONACA

Coronavirus, quasi 8 mila i malati; più di 9 mila i contagiati, la percentuale dei morti rispetto ai contagiati sale al 5%



Cresce la percentuale dei deceduti rispetto al numero totale dei contagiati: supera la soglia del 5%, mentre decresce la percentuale dei guariti rispetto al numero totale dei contagiati: oggi è il 7,8%. Solo tre punti scarsi di differenza. Giovedì scorso la percentuale dei guariti era superiore di quasi nove punti rispetto a quella dei morti.  


Il Coronavirus non si ferma. Al momento sono 7.985 le persone che risultano positive al virus. Ad oggi, in Italia sono stati 9.172 i casi totali. Questi i dati forniti dalla Protezione civile nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale. Presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile proseguono i lavori del Comitato Operativo al fine di assicurare il coordinamento degli interventi delle componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale della protezione civile. 


Sono 724 le persone guarite. I deceduti sono 463, questo numero, però, potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.


E cresce ancora in modo preoccupante la percentuale dei deceduti rispetto al numero totale dei contagiati. Oggi ha superato la soglia del 5%, mentre decresce sempre più la percentuale dei guariti rispetto al numero totale dei contagiati: oggi è al 7,8%. Un dato che sembra indicare un trend verso un maggiore virulenza del virus. I decessi erano ieri 366, oggi 463, con un aumento di 97 unità. La percentuale dei morti sul totale dei contagiati era ieri il 4,9% (sabato il 3,9%, venerdì il 4,2, giovedì al 3,8%). E la percentuale dei guariti rispetto al totale dei contagiati cala sempre più:  ieri era l’8,43%; sabato il 10%, venerdì l'11,28% e giovedì il 12,56%. Si fa sempre più stretta la forchetta tra morti e guariti: ormai separati solo da meno di tre punti percentuale. Giovedì scorso la percentuale dei guariti era superiore di quasi nove punti rispetto a quella dei morti.  


DATI ITALIA - Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 4.490 in Lombardia, 1.286 in Emilia-Romagna, 694 in Veneto, 337 in Piemonte, 313 nelle Marche, 206 in Toscana, 94 nel Lazio, 119 in Campania, 97 in Liguria, 89 in Friuli Venezia Giulia, 52 in Sicilia, 46 in Puglia, 33 nella Provincia autonoma di Trento, 30 in Abruzzo, 28 in Umbria, 14 in Molise, 19 in Sardegna, 15 in Valle d’Aosta, 9 in Calabria, 9 nella Provincia autonoma di Bolzano e 5 in Basilicata.

DATI SICILIA - In questo quadro desolante, confortano i dati della Sicilia. Oggi si registra un solo caso in più rispetto a ieri. Un dato positivo, se si pensa che ieri il contagio aveva avuto un picco, passando da 35 contagiati a 53. Sono dunque 54 i contagiati nell'isola. Certo è presto per cantare vittoria e dare per scontato che il contagio si sia arrestato nell'isola: da incoscienti abbassare la guardia. Ma è anche vero che, di questi tempi, qualunque notizia positiva è una boccata di ossigeno che rianima le nostre speranze. 

Al momento, quindi, sono stati trasmessi all'Istituto superiore di sanità 54 campioni, uno in più di ieri, di cui 16 già validati da Roma (cinque a Palermo e undici a Catania). Risultano ricoverati 19 pazienti (sette a Palermo, cinque a Catania, due a Messina, uno a Caltanissetta, tre ad Agrigento e uno a Enna) di cui uno in terapia intensiva per precauzione, mentre 35 sono in isolamento domiciliare.

I dati della situazione nell'Isola, aggiornata alle ore 12 di oggi (lunedì 9 marzo), in merito all'emergenza Coronavirus, son stati forniti dalla Regione Siciliana all'Unità di crisi nazionale.
Dall'inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno effettuato 836 tamponi, di cui 771 negativi e 11 in attesa dei risultati.


Tornano a casa, dopo il periodo di quarantena, 25 componenti della comitiva bergamasca in vacanza a Palermo: sono risultati negativi dopo aver eseguito per tre volte il tampone.

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