Tutti i contagi accertati in Sicilia sono riconducibili al ceppo delle zone di focolaio del Nord Italia. Nello specifico 12 casi sono afferibili a un cluster proveniente dal Friuli Venezia Giulia.
Cresce ancora il numero delle persone risultate positive
al Coronavirus in Sicilia. Ieri erano 21, oggi sono 35, con un balzo in avanti
di 14 unità. È quanto emerge dal quadro riepilogativo della situazione
nell'Isola, aggiornato alle ore 12 di oggi (sabato 7 marzo), così come
comunicato dalla Regione Siciliana alla Unità di crisi nazionale.
Dall'inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici
di Palermo e Catania) hanno effettuato 643 tamponi, di cui 598 negativi e 10 in
attesa dei risultati.
Al momento, quindi, sono stati trasmessi all'Istituto superiore di sanità 35
campioni, di cui sette già validati da Roma (tre a Palermo e quattro a
Catania). Risultano ricoverati 8 pazienti (tre a Palermo, tre a Catania, uno a
Messina, uno a Caltanissetta, ma proveniente da Agrigento) di cui nessuno in
regime di terapia intensiva, mentre 27 sono in isolamento domiciliare.
Risulta guarito, dopo il test di conferma eseguito nelle scorse ore, un paziente del Ragusano, mentre dopo ulteriori approfondimenti il paziente ricoverato ieri ad Enna è risultato negativo, pertanto è stato dimesso.
Si chiarisce, ancora una volta, che tutti i contagi accertati in Sicilia sono
riconducibili al ceppo delle zone di focolaio del Nord Italia. Nello specifico
12 casi sono afferibili a un cluster proveniente dal Friuli Venezia Giulia.
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