Pubblicato il 06/03/2020
CRONACA

Coronavirus, quasi 4 mila casi, 462 in terapia intensiva: cresce la percentuale dei morti. Catania la provincia siciliana più colpita



Un dato è allarmante: 197 morti, rapportati ai 4.636 casi di contagio totali, qualora venisse confermata la morte  per Coronavirus, indicherebbe un tasso di letalità del 4,2%, lontanissimo dal tasso di letalità della comune influenza che è dello 0,1%. E preoccupa anche il fatto che il tasso di letalità sia in crescita rispetto a ieri, quando si assestava al 3.8%, mentre diminuisce, rispetto a ieri, la percentuale dei guariti rispetto al numero totale dei contagiati: 11,28% (ieri 12,56%).


di Giacomo Belvedere

Sono 3.916 i malati per Coronavirus in Italia, 620 in più rispetto a ieri; 197 i morti (49 in più). Il nuovo dato è stato fornito dal commissario Angelo Borrelli nel corso della conferenza stampa alla Protezione Civile.

Le persone guarite sono 523, 109 in più rispetto a ieri. Sono 462 i malati ricoverati in terapia intensiva, 111 in più rispetto a ieri.


I deceduti sono 197, questo numero, però, potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso. Il numero dei morti, rapportato ai 4.636 casi totali, qualora venisse confermata la morte  per Coronavirus, indicherebbe un tasso di letalità del 4,2%, lontanissimo dal tasso di letalità della comune influenza che è dello 0,1%. Numeri da prendere con le pinze: sono morti per o con il Coronavirus? Si parla infatti di pazienti affetti anche da altre gravi patologie.


Difficile dirlo, ma certo è che, con ogni evidenza, sarebbero morti dopo. E campare mesi o anche anni in più non è cosa da poco. Ma preoccupa anche il fatto che la percentuale dei morti (per Coronavirus o con Coronavirus forse non si saprà mai) rispetto al numero totale dei contagiati, è in crescita rispetto a ieri, quando si assestava al 3.8%. Se a ciò si aggiunge che ieri la percentuale dei guariti rispetto al numero totale dei contagiati era del 12,56% ed oggi è scesa all'11,28%, il dato sembrerebbe indicare un aumento della morbosità. Dati che smentirebbero l’idea “minimalista” di chi sostiene si tratti di una comune influenza.


SICILIA: CATANIA LA PIÙ COLPITA - Crescono i dati dei contagi al Covid-19 in Sicilia. Sono 24 i contagiati sinora (di cui 2 guariti), secondo i dati sull'emergenza Coronavirus, comunicati dalla Regione Siciliana alla Unità di crisi nazionale: 15 a Catania, 5 a Palermo, 2 a Siracusa, 1 a Enna, 1 a Ragusa.


Dai laboratori regionali i 24 campioni sono stati trasmessi all'Istituto superiore di sanità: sette già validati da Roma (tre a Palermo e quattro a Catania). Risultano ricoverati 7 pazienti (tre a Palermo, tre a Catania e uno a Enna) di cui nessuno in terapia intensiva. 18 in isolamento.

Dall'inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno effettuato 547 tamponi, di cui 511 negativi e 12 in attesa dei risultati.


DATI NAZIONALI - Sono 462 i malati ricoverati in terapia intensiva per Coronavirus, 111 in più rispetto a ieri. Di questi sono 462 ben 309 sono in Lombardia, che ha avuto un incremento in un giorno di 65 casi. Sono invece 2.394 i malati con sintomi ricoverati e 1.060 quelli in isolamento domiciliare.


Dai dati della Protezione Civile emerge che sono 2.008 i malati in Lombardia, 816 in Emilia Romagna, 454 in Veneto, 139 in Piemonte, 155 nelle Marche, 57 in Campania, 24 in Liguria, 78 in Toscana, 50 nel Lazio, 28 in Friuli Venezia Giulia, 22 in Sicilia, 15 in Puglia, 9 in Abruzzo, 10 in Trentino, 12 in Molise, 16 in Umbria, 4 in provincia di Bolzano, 4 in Calabria, 5 in Sardegna, 3 in Basilicata, e 7 in Valle d'Aosta. Le vittime sono 135 in Lombardia (37 in più di ieri), 37 in Emilia Romagna (+7), 12 in Veneto (+2), 4 nelle Marche, 4 in Piemonte (+2) 3 in Liguria e uno in Lazio e Puglia. Complessivamente sono finora 4.636 i contagiati totali dal coronavirus, comprese le vittime e le persone guarite. Quanto ai tamponi, ne sono stati eseguiti 36.359, dei quali oltre quasi 30mila in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto.

QUI I DATI PROVINCIA PER PROVINCIA

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