Pubblicato il 01/03/2020
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Il mercato al quartiere dei Miracoli

Caltagirone, il dies horribilis del mercato del sabato



Difficilmente i calatini dimenticheranno il 29 febbraio 2020. Oltre ad essere il ventinovesimo giorno dell’anno bisestile è stato anche il giorno senza il mercato del sabato. Ripercorriamo la storia del mercato calatino.


di Sebastiano Russo

Difficilmente i calatini dimenticheranno il 29 febbraio2020. Oltre ad essere il ventinovesimo giorno dell’anno bisestile è stato anche il giorno senza il mercato del sabato. Una tradizione che si perde nella notte dei tempi. Originariamente, come i più anziani ricordano, il mercato si teneva al quartiere Miracoli, ovvero quello che era il ghetto ebraico, abitato proprio dagli ebrei che si dedicavano principalmente al commercio.


Il luogo fu destinato al mercato del sabato fino alla metà degli anni sessanta ed occupava non solo la via Iudeca ed il Largo Miracoli, la via Circonvallazione, ma anche tutte le viuzze adiacenti. Un groviglio di bancarelle improvvisate arricchite dai grandi ombrelli aperti all’incontrario che diventavano espositori di merce a 360 gradi. Mercato di abbigliamento, scarpe, calze e mercanzie varie, fino ad arrivare alla Circonvallazione con la vendita di formaggi e frutta fresca proveniente dal vicino orto miracoli. Le stradine adiacenti erano riservate alla “roba americana” dove si poteva acquistare senza magari essere visti da occhi indiscreti.


Negli anni ’60 la città si sposta nel centro nuovo ed oltre agli abitanti, si sposta anche il mercato del sabato. Ad onor del vero si cercò di spostare anche il mercato di piazza Innocenzo Marcinnò, meglio noto “Sutta u janu” ma il tentativo fallì miseramente dopo la protesta degli ambulanti.


Il mercato del sabato attecchì abbastanza bene, prima limitandosi solo alla via Autonomia, poi dopo le proteste dei presidi del Commerciale e dei residenti si optò per lo slittamento verso sud, ovvero verso piazza Falcone e Borsellino e viale Europa.


Tuttavia non sono mai venuti meno i dubbi sulla sicurezza dei residenti (accessibilità ai mezzi di soccorso ambulanze o vigili del fuoco) e sulla gestione delle emergenze in caso di calamità. Da anni si parla del trasferimento del mercato nel piazzale di Viale Cristoforo Colombo con la conseguente risoluzione dei problemi connessi alla sicurezza dei residenti ed al decongestionamento del traffico urbano del sabato mattina. Anni di accese polemiche ma niente di tutto ciò aveva mai fermato il marcato del sabato.


L’insensibilità dei venditori ambulanti a rispettare gli orari e fare la raccolta differenziata è stata più forte di ogni altra polemica. Sarà questa l’occasione buona per rimettere in discussione l’ubicazione del mercatino del sabato?

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