Pubblicato il 10/02/2018
ECONOMIA E FINANZA

Caltagirone, Giaconia: “Solo il 33% ha saldato la Tari. A rischio stipendi dei dipendenti”



L’assessore alle Finanze esorta i cittadini a pagare i tributi dovuti nel rispetto delle scadenze stabilite.L’Amministrazione pronta a dare esecuzione all’impegno assunto “per dimezzare la Tassa per l’occupazione del suolo pubblico per ristoranti e bar”.


Esprime soddisfazione l’assessore alle Finanze del Comune di Caltagirone Massimo Giaconia per l’approvazione del bilancio quinquennale stabilmente riequilibrato, ma non manca anche di bacchettare i cittadini che non pagano le tasse alla scadenza: il saldo Tari è stato pagato sinora solo dal 33% dei contribuenti. Il che mette a rischio “gli stipendi dei dipendenti e altri importanti pagamenti”.

“La città – è l’appello di Giaconia, che ha plaudito al risultato decisivo raggiunto con l’approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato di cinque anni e la conseguente fuoriuscita del Comune di Caltagirone dal dissesto, è adesso chiamata a uno scatto di orgoglio, pagando i tributi dovuti nel rispetto delle scadenze stabilite. Ciascun cittadino, infatti, può e deve fare sino in fondo la propria parte, e noi siamo fiduciosi che ciò avvenga, per concorrere a mantenere in equilibrio finanziario i conti del Comune”.

Se il decreto ministeriale che ha approvato il bilancio stabilmente riequilibrato su base quinquennale del Comune di Caltagirone è stato soprattutto, come afferma lo stesso assessore, oltre che il risultato di una costante e autorevole interlocuzione col ministero dell’Interno, “pure il frutto dell’incessante e tenace lotta sulle entrate che ha consentito al Comune di introitare le risorse necessarie attraverso un efficace lavoro di squadra”, adesso la scommessa è quella di indurre i contribuenti a pagare e senza quei ritardi che rischiano di nuocere gravemente al percorso di risalita già avviato.

“Per esempio – Giaconia snocciola alcune cifre –, a pagare il saldo Tari, il cui termine di scadenza era fissato a fine dicembre, è stato soltanto il 33 per cento dei contribuenti. Ma noi ci aspettiamo molto di più e siamo convinti che ciò possa accadere in tempi assai brevi. Ciascun cittadino sappia che il proprio contributo alla causa generale equivale alla certezza di un più pieno funzionamento della <macchina> comunale e alla possibilità, per l’Ente, di onorare gli impegni, a partire da quelli relativi agli stipendi dei dipendenti e ad altri importanti pagamenti”.

Una delle prime conseguenze dell’uscita dal dissesto è, secondo quanto afferma il tenutario delle deleghe comunali alle Finanze e al Bilancio, la possibilità di concretizzare l’impegno assunto con il Consiglio comunale e con le associazioni di categoria “per dimezzare la Tassa per l’occupazione del suolo pubblico a ristoranti d bar, dando così un contributo che riteniamo consistente al circolo virtuoso capace di infondere linfa nuova alle attività in questione e di ravvivare la città”.

Infine, ancora un appello “al senso di responsabilità dei cittadini che, al di là delle comprensibili difficoltà connesse alla congiuntura economica, dimostrino col pagamento dei tributi di avere a cuore, e noi siamo certi che ciò accada, le sorti di Caltagirone”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA


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