Pubblicato il 21/11/2019
POLITICA

Le sardine sbarcano a Caltagirone: domani flash mob sulla Scala



L’appuntamento, al grido di #caltagironenonsilega, è domani, alle ore 21, per un flash mob sulla monumentale Scala di Santa Maria del Monte, il monumento simbolo della città della ceramica.


“Le sardine sono antifasciste, si riconoscono nei principi e nei valori sanciti dalla Costituzione italiana. Il movimento nasce come risposta, come reazione a un crescente costume politico fondato sull'odio del diverso e sulla prevaricazione  #caltagironenonsilega”. Sono le parole con cui le sardine di Caltagirone invitano domani a partecipare, alle ore 21, a un flash mob sulla monumentale Scala di Santa Maria del Monte, il monumento simbolo della città della ceramica.  


Dopo Bologna e Modena, il movimento, fondato dai quattro trentenni Mattia Santori, Roberto Morotti, Giulia Trappoloni e Andrea Garreffa, si sta infatti diffondendo a macchia d’olio: Palermo, Messina, Reggio Emilia, Perugia, Rimini, Parma, Firenze, Napoli, Ferrara, Milano e Torino.


È stato lanciato anche un manifesto “Benvenuti in mare aperto”, che si apre così: “Cari populisti, lo avete capito. La festa è finita”; e si conclude con una sfida: Noi siamo le sardine, e adesso ci troverete ovunque. Benvenuti in mare aperto”. Nella pagina Facebook ufficiale, che conta già più 80 mila follower, e con cui si punta a coordinare e promuovere tutti gli altri eventi e flash mob sul territorio nazionale, si moltiplicano gli eventi.


Gli organizzatori bolognesi del movimento, che nei giorni scorsi ha riempito piazza Maggiore a Bologna e piazza Grande a Modena in opposizione alla Lega e a Matteo Salvini, hanno annunciato, sui canali social, dieci nuove iniziative.


Questi gli eventi in programma:

21/11 Sorrento
22/11 Palermo
23/11 Reggio Emilia
23/11 Perugia
24/11 Rimini
25/11 Parma
30/11 Firenze
30/11 Napoli
30/11 Ferrara
1/12 Milano
1/12 Avellino

“Ho simpatia per chiunque manifesti democraticamente per le proprie idee, ma i libri me li scelgo da solo. Credo di avere il diritto di farlo”. Così il leader della Lega Matteo Salvini ha risposto a Sorrento (Napoli) ad una domanda di una giornalista sulla intenzione annunciata dal movimento delle “sardine” di offrirgli dei libri da leggere.


IL MANIFESTO: “Benvenuti in mare aperto”

Cari populisti, lo avete capito. La festa è finita.
Per troppo tempo avete tirato la corda dei nostri sentimenti. L’avete tesa troppo, e si è spezzata. Per anni avete rovesciato bugie e odio su noi e i nostri concittadini: avete unito verità e menzogne, rappresentando il loro mondo nel modo che più vi faceva comodo. Avete approfittato della nostra buona fede, delle nostre paure e difficoltà per rapire la nostra attenzione. Avete scelto di affogare i vostri contenuti politici sotto un oceano di comunicazione vuota. Di quei contenuti non è rimasto più nulla.



Per troppo tempo vi abbiamo lasciato fare.
Per troppo tempo avete ridicolizzato argomenti serissimi per proteggervi buttando tutto in caciara.
Per troppo tempo avete spinto i vostri più fedeli seguaci a insultare e distruggere la vita delle persone sulla rete.
Per troppo tempo vi abbiamo lasciato campo libero, perché eravamo stupiti, storditi, inorriditi da quanto in basso poteste arrivare.


Adesso ci avete risvegliato. E siete gli unici a dover avere paura. Siamo scesi in una piazza, ci siamo guardati negli occhi, ci siamo contati. È stata energia pura. Lo sapete cosa abbiamo capito? Che basta guardarsi attorno per scoprire che siamo tanti, e molto più forti di voi.


Siamo un popolo di persone normali, di tutte le età: amiamo le nostre case e le nostre famiglie, cerchiamo di impegnarci nel nostro lavoro, nel volontariato, nello sport, nel tempo libero. Mettiamo passione nell’aiutare gli altri, quando e come possiamo. Amiamo le cose divertenti, la bellezza, la non violenza (verbale e fisica), la creatività, l’ascolto.


Crediamo ancora nella politica e nei politici con la P maiuscola. In quelli che pur sbagliando ci provano, che pensano al proprio interesse personale solo dopo aver pensato a quello di tutti gli altri. Sono rimasti in pochi, ma ci sono. E torneremo a dargli coraggio, dicendogli grazie.

Non c’è niente da cui ci dovete liberare, siamo noi che dobbiamo liberarci della vostra onnipresenza opprimente, a partire dalla rete. E lo stiamo già facendo. Perché grazie ai nostri padri e nonni avete il diritto di parola, ma non avete il diritto di avere qualcuno che vi stia ad ascoltare.


Siamo già centinaia di migliaia, e siamo pronti a dirvi basta. Lo faremo nelle nostre case, nelle nostre piazze, e sui social network. Condivideremo questo messaggio fino a farvi venire il mal di mare. Perché siamo le persone che si sacrificheranno per convincere i nostri vicini, i parenti, gli amici, i conoscenti che per troppo tempo gli avete mentito. E state certi che li convinceremo.


Vi siete spinti troppo lontani dalle vostre acque torbide e dal vostro porto sicuro. Noi siamo le sardine, e adesso ci troverete ovunque. Benvenuti in mare aperto.
È chiaro che il pensiero dà fastidio, anche se chi pensa è muto come un pesce. Anzi, è un pesce. E come pesce è difficile da bloccare, perché lo protegge il mare. Com’è profondo il mare”.

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