Pubblicato il 29/09/2019
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ph. Medici senza Frontiere

“Non si tratta solo di migranti”: l’appello del Papa. E mentre barcone rischia di affondare 80 migranti sbarcano a Lampedusa



“Non si tratta solo di migranti: si tratta anche delle nostre paure – ha scritto papa Francesco nel messaggio per la Giornata mondiale del rifugiato. Continuano i mini sbarchi a Lampedusa. E c’è incertezza su un “salvataggio” di fronte alle coste della Libia.


Oggi si celebra Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. Dalle 10.30 in piazza San Pietro si sta celebrando la Messa, presieduta da Papa Francesco, alla quale partecipano anche molti immigrati  scampati ai  viaggi della disperazione nel Mediterraneo.

“Non si tratta solo di migranti: si tratta anche delle nostre paure – ha scritto papa Francesco nel messaggio per la Giornata mondiale del rifugiato -. Le cattiverie e le brutture del nostro tempo accrescono «il nostro timore verso gli ‘altri’, gli sconosciuti, gli emarginati, i forestieri”. “È vero, il timore è legittimo – aggiunge Bergoglio -, anche perché manca la preparazione a questo incontro» Il problema non è il fatto di avere dubbi e timori. Il problema è quando questi condizionano il nostro modo di pensare e di agire al punto da renderci intolleranti, chiusi, forse anche – senza accorgercene – razzisti”.


Diamo voce – è l’invito del Papa, probabilmente rivolto a chi, nel mondo politico, esita per timore di non avere i sondaggi a favore -  anche a quella parte di noi che forse teniamo nascosta perché oggi non è ben vista”.


E c’è incertezza su un “salvataggio” di fronte alle coste della Libia. Circa mezz’ora fa Alarm Phone ha postato:  “Dopo 80h a mare e omissione di soccorso da parte dell’Europa, pare che la barca che ci ha contattati sia stata soccorsa dalla c.d. guardia costiera libica 1h fa. Le autorità libiche confermano. Abbiamo perso contatto con la barca alle 03.00, e speriamo che sia la stessa”. Si tratta di un barca in pericolo di naufragio con circa 56 persone a bordo, partita dalla Libia giorni fa, che aveva contattato la piattaforma satellitare e per la quale Alarm, Phone aveva chiesto invano ai comandi dell’operazione Sophia, alla Guardia Costiera italiana, alla Guardia Costiera francese, alle Forze Armate Maltesi e alla cosiddetta guardia costiera libica di intervenire in soccorso.


Intanto, dopo alcuni giorni di relativa calma, con il miglioramento delle condizioni meteo sono ripresi gli "sbarchi fantasma" con piccole imbarcazioni, quasi certamente messe in mare a poche miglia dall'isola da "navi madre".


Tre mini sbarchi si sono avuti nel giro di poche ore a Lampedusa, dove sono approdati complessivamente 80 migranti. Ieri sera due piccole imbarcazioni, ciascuna con 25 persone a bordo, sono state intercettate a poca distanza dall'isola dalle motovedette della capitaneria di porto e della guardia di finanza. Tutti sono stati accompagnati nel centro di accoglienza hot spot dell'isola dove vi erano solamente una quindicina di extracomunitari.


Altri 30 tunisini sono stati bloccati all'alba di stamane a Cala Palme, dopo essere riusciti ad approdare direttamente sulla spiaggia con un barchino. Anche loro sono stati trasferiti all'hot spot dove adesso sono ospitati oltre un centinaio di migranti, un numero superiore alla capienza massima della struttura.

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