Non si vedeva da tempo una partecipazione così massiccia. Sono migliaia i giovani studenti alla manifestazione che si è tenuta martedì 1 dicembre a Caltagirone contro il terrorismo che insanguina il mondo. Stavolta non c’è stato chi ha cercato il pretesto per un giorno di vacanza. Tutti hanno sentito il dovere di esserci, per farsi sentire, per dire che l’odio e la violenza non mettono paura. Tutte le scuole superiori del Calatino hanno partecipato in blocco. Si volevano ricordare le vittime degli attentanti avvenuti in Francia, ma anche i morti innocenti degli attentati terroristici che avvengono ormai da anni nei paesi del Medio Oriente e non solo. Je suis Paris, ma anche Beirut e Baghdad.

Il corteo, numerosissimo, partito alle ore 9 da via Principe Umberto, vicino alla chiesa di Sant’Anna, si è snodato rumoroso e festoso lungo le vie della città gridando, con cartelli e slogan, no al terrorismo, alla violenza, ai progetti di morte. Sono gli studenti della generazione Bataclan, che non vogliono farsi intimorire, né cedere al ricatto della violenza o alla tentazione di costruire muri dell’odio. Ma soprattutto non vogliono rinunciare alla loro libertà e alla loro allegria. A vivere fino in fondo la loro giovinezza che qualcuno vorrebbe portargli via.

Ph. Giacomo Belvedere

Un flash mob si è avuto quando si è arrivati al Tondo Vecchio e poi nuovamente il lungo serpentone si è rimesso in marcia verso i 142 gradini della Scala monumentale di Santa Maria del Monte. La scalinata, emblema della città, è stata ricoperta da un tappeto festante di giovani. Qui tra slogan, canti, balli, accensione di fumogeni tricolori, si è avuto un momento improvvisato di gioia e festa. Tutti uniti contro il terrore, da qualunque parte venga, contro chi vuole dividere in nome della religione. Fratelli d’Italia, perché fratelli del mondo intero.

Giacomo Belvedere

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