Pubblicato il 19/08/2019
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ph. Open Arms

Open Arms, il fondatore a Salvini: “Cos’altro ti serve per la tua campagna politica? I morti?”



Ieri alcuni naufraghi, con addosso giubbotti-salvagente, si sono gettati dalla Open Arms, tentando di raggiungere a nuoto la costa di Lampedusa. La Spagna ha offerto un porto alle Baleari, ma la Ong chiede il trasbordo su una nave più sicura. 


di Giacomo Belvedere

“Siamo sopraffatti dall'assistere alle 107 persone che abbiamo ancora a bordo. Dopo 18 giorni dal salvataggio, abbiamo ancora casi medici sul ponte. Speriamo che comprendiate la difficoltà di gestire questa situazione critica”. Lo scrive oggi, suTwitter, Oscar Camps, fondatore della Ong Open Arms.  


Ieri ci sono stati momenti drammatici.  Cinque naufraghi, con addosso giubbotti-salvagente, si sono gettati dalla Open Arms tentando di raggiungere a nuoto la costa di Lampedusa. Per evitare il peggio alcuni volontari della Ong si sono tuffati e hanno riportato i migranti sulla nave. A bordo scene di panico, con le donne in lacrime. Per il fondatore della Ong la "situazione è insostenibile".


Sempre ieri c’era stata l’offerta da parte del governo spagnolo del porto Algeciras, in Andalusia, vicino a Gilbilterra. Ma da parte di Oscar Camps, fondatore di Open Arms è arrivato un secco no al premier Sanchez: “Dopo 26 giorni di missione, 17 in attesa con 134 persone a bordo, un ordine del tribunale a favore e 6 paesi disposti a ospitare, vuoi che navighiamo per 950 miglia, circa 5 giorni in più, verso Algeciras, il porto più lontano del Mediterraneo, con una situazione insostenibile a bordo?”.


Poi l’offerta di un porto alle Baleari, a Palma di Maiorca o Minorca. Ma Open Arms ha rifiutato l’offerta, dichiarandosi disponibile a trasbordare i migranti su altra nave più adatta al viaggio.  “Se davvero un accordo è stato trovato, è indispensabile che Italia e Spagna si assumano la responsabilità di garantire, mettendo a disposizione tutti i mezzi necessari, che queste persone finalmente sbarchino in un porto sicuro”, dice Open Arms. La Ong definisce questa decisione del tutto incomprensibile e fa presente le difficoltà di affrontare 590 miglia e 3 giorni di navigazione, in condizioni metereologiche peraltro avverse, con 107 persone stremate a bordo e 19 volontari e volontarie molto provati che da più di 24 giorni provano a garantire quei diritti che l'Europa nega. Di qui allora la richiesta dei mezzi necessari" per arrivare ad un porto sicuro.


Ed è durissimo Oscar Camps con Matteo Salvini contro cui, dopo aver rivolto un appello a Juncker, Sassoli, Macron, Sanchez e alla Merkel, punta il dito accusatore:  “Abbiamo avvertito giorni fa: la disperazione ha dei limiti. Si gettano in acqua e i volontari cercano di fermarli. Matteo Salvini cos’altro ti serve per la tua campagna politica? I morti?”.

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