L'“Appello ai liberi e forti”, monologo teatrale scritto da Francesco Failla, interpretato da Sebastiano Lo Monaco, regia di Salvo Bitonti e musiche di Dario Arcidiacono, sarà presentato in prima assoluta Venerdì 5 luglio, ore 20:30 presso il Chiostro di San Nicolò.
Venerdì 5 luglio, ore 20:30 presso il Chiostro di San
Nicolò, sarà presentato in prima assoluta "Appello ai liberi e
forti", monologo teatrale scritto da Francesco Failla, interpretato da
Sebastiano Lo Monaco, regia di Salvo Bitonti e musiche di Dario Arcidiacono.
Tratto dagli scritti di Luigi Sturzo, "Appello ai liberi e forti"
ripercorre la formazione, le idee, il progetto politico, la vocazione
sacerdotale e l'impegno per il bene comune del Servo di Dio di Caltagirone. Elementi
di scena arredi ed effetti personali appartenuti a Don Luigi Sturzo
L’evento è presentato dall’Istituto Luigi Sturzo - CISS Centro Internazionale Studi Sturzo - SiciliaTeatro Castellinaria. Seguirà incontro-dibattito sulla figura di Don Luigi Sturzo con la partecipazione di Luca Collodi, caporedattore Radio Vaticana Italia; Prof. Nicola Antonetti presidente Istituto Luigi Sturzo, Università degli Studi di Parma; Giovanni Palladino, amministratore dei beni della causa di beatificazione di Don Luigi Sturzo; Prof. Flavio Felice Università degli Studi del Molise; Dr.ssa Maria Chiara Mattesini, Dottore di ricerca in Storia dei Partiti e dei Movimenti Politici.
Organizzazione: Santi Lo Monaco, Salvatore Aricò; relazioni esterne: Loredana Teodorescu; ufficio stampa: Barbara Tieri.La sera del 18 gennaio del 1919, dall’albergo Santa Chiara di Roma veniva diffuso l’Appello a tutti gli uomini liberi forti, con l’annesso Programma, in 12 punti, del Partito Popolare Italiano. Nell’Italia e nell’Europa tumultuosa, e irrequieta, della fine della Prima guerra mondiale, don Luigi Sturzo, dopo un lungo e intenso tragitto personale, in comunione con altri, inaugurava l’esperienza di un partito nazionale di ispirazione cattolica, ma laico, con caratteri programmatici e riformatori. Chiave di volta dell’Appello è la libertà, intesa come elemento costitutivo della vita cristiana e della vita pubblica, riferimento ed ispirazione che accompagnerà sempre don Sturzo nella sua vicenda civica, umana, politica e religiosa. Esso riveste, per i suoi alti richiami morali e politici una fonte di indubbia attualità che parla con forza democratica e libera, non retorica, all’oggi e alle nuove problematiche poste dalla contemporaneità all’Italia, all’Europa, che al complessivo assetto internazionale. La commemorazione dell’evento porta in scena l’Appello di Sturzo, promuovendo un dibattito sulla sua attualità.
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